Matteo Falcinelli con la camicia sporca di sangue già prima dell'arresto, l'audio della polizia sparito: i dubbi sulla versione ufficiale

Lo studente 25enne fermato con violenza e incaprettato dalla polizia di Miami

Lunedì 6 Maggio 2024 di Redazione web
Matteo Falcinelli con la camicia sporca di sangue già prima dell'arresto, l'audio della polizia sparito: i dubbi sulla versione ufficiale

Quello che è accaduto nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, quella dell'arresto dello studente italiano Matteo Falcinelli a Miami, è costellata di punti oscuri sui quali ora, dopo la denuncia della famiglia, le indagini dovranno fare chiarezza.

Quella italiana, ma anche quella interna alla polizia di Miami. Si dovrà spiegare perché il 25enne di Spoleto avesse la camicia sporca di sangue già prima dell'arresto, cosa è successo nello strip club Dean’s Gold e se il giovane sia stato drogato, cosa si sono detti i poliziotti in un audio sparito dalle registrazioni. Le immagini delle bodycam degli agenti hanno mostrato frammenti di quanto accaduto, ma sono emersi dubbi sulla veridicità delle versioni presentate.

Lo strip club

Uno dei nodi ancora irrisolti è ciò che è accaduto all'interno dello strip club prima dell'arresto. Dai video, si nota che Falcinelli aveva già delle macchie di sangue sulla camicia, sollevando interrogativi su eventuali episodi di violenza precedenti all'intervento della polizia. Il racconto degli eventi all'interno del locale è frammentario. Falcinelli sembra aver perso i cellulari e averli poi ritrovati dopo che una ragazza gli ha detto che erano all'ingresso. Solo dopo, il 25enne consuma un drink che aveva ordinato ed era già sul bancone. Da quel momento i ricordi si fanno confusi: non è escluso che il giovane possa aver assunto droghe a sua insaputa e che si sia ferito in quei momenti di balckout.

La droga

Nonostante avesse bevuto solo un cuba libre e una Red Bull, la voce di Falcinelli appare impastata e alterata, sollevando sospetti su una possibile contaminazione delle sue bevande con GHB, una droga illegale nota come "droga del sesso". 

I cellulari

La versione ufficiale dei poliziotti presenta discrepanze significative rispetto alle testimonianze della famiglia di Falcinelli. Mentre i poliziotti affermano che il giovane chiedeva il rimborso di 500 dollari spesi al bar, i video mostrano una richiesta insistente per i suoi cellulari, che sarebbero stati persi all'interno del locale. Le immagini mostrano l'atteggiamento irremovibile degli agenti di fronte alle richieste dello studente, senza alcun tentativo di verificare la veridicità delle sue affermazioni riguardo ai cellulari. Invece, lo immobilizzano violentemente, ricorrendo a un'azione che ricorda quella che ha portato alla morte di George Floyd. Nonostante le suppliche del giovane e le sue affermazioni di non aver compiuto alcun gesto di resistenza, i poliziotti proseguono con il loro intervento brutale. 

L'audio sparito

Una volta messo in auto per essere portato in carcere, altri dettagli rivelano un'altra dimensione dell'arresto. Mentre Falcinelli è a terra, immobile e con le mani legate dietro la schiena, gli agenti ricevono altre auto della polizia, nove in tutto, come se stessero affrontando una minaccia imminente. Sarebbe stato in quel momento, secondo la famiglia del giovane, che gli agenti si sarebbero accordati sulla versione ufficiale da dare nel rapporto. Uno dei poliziotti farebbe cenno agli altri di spegnere l'audio delle bodycam, ma nella registrazione si può ancora sentire: «Lui ha continuato a toccarci tutti, non è così?». Una frase non a caso, dato che in Florida anche solo sfiorare un agente può giustificare l'arresto.  

Le torture

Un secondo video visionato da Repubblica mostra un'ulteriore escalation di violenza quando gli agenti, discutendo alla centrale, si dirigono verso la cella di Falcinelli e danno il via a un'altra fase di torture. 

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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