Festa di laurea a San Marco con ticket d'accesso, ma la rettrice di Ca' Foscari non ci sta

Mercoledì 1 Maggio 2024 di Massimiliano Bartolillo - Tomaso Borzomì
SAN MARCO Uno scorcio dei 700 studenti alla cerimonia di consegna delle lauree Luigi Costantini/Fotoattualità

VENEZIA - Non ci stanno, i 700 neolaureati con rispettivi amici e famiglie che ieri hanno festeggiato i diplomi in piazza San Marco, a essere equiparati a turisti giornalieri. Anche loro, infatti, hanno dovuto pagare il ticket d’accesso di 5 euro, se residenti fuori dal Veneto. E comunque, se veneti, hanno dovuto prenotare.

LA RETTRICE
E per loro parla la rettrice Tiziana Lippiello. «Ho chiesto all'amministrazione comunale - ha spiegato dopo la cerimonia - l’esenzione dal pagamento del contributo d'accesso per le nostre attività universitarie, che hanno un impatto positivo sulla città e sul territorio, anche in considerazione del progetto Venezia città campus. Sono fiduciosa e confido in una proficua collaborazione». La replica del Comune, è arrivata a stretto giro, con l’assessore al bilancio Michele Zuin: «Avremo un colloquio con una delle massime istituzioni cittadine come la rettrice, ci siederemo a un tavolo e non ci saranno problemi a recepire le esigenze di ricercatori e convegni di lavoro. Il giorno della laurea è però secondario». L’assessore poi ha precisato: «C’è un regolamento, sarebbe una nuova esenzione da far approvare al Consiglio, personalmente non trovo giusto esentare, perché remerebbe contro quello che stiamo sperimentando, la gestione dell’overtourism».

LA POLEMICA 
Sul fronte politico, intanto, sono arrivate le critiche del consigliere comunale Gianfranco Bettin: «Se si vuole un'altra prova del carattere strumentale del ticket - ha attaccato Bettin - della sua inutilità ai fini della gestione dei flussi, la si può ricavare in modo squillante dall’obbligo imposto ai non esenti tra i genitori, i parenti e gli amici dei 700 neolaureati di Ca’ Foscari». Bettin ha proseguito: «Cosa di più programmato di un tale evento? Cosa di più gestibile, dunque? A cosa serve, in questo caso, il ticket, se non a fare cassa? Se non a fingere che si stia davvero facendo qualcosa per governare l’overtourism, fumo negli occhi, mentre non si sta in realtà facendo niente, soprattutto contro ciò che svuota e snatura davvero la città, come le dilaganti locazioni turistiche? Una gabella medievale, niente di più, un pessimo ticket che Venezia presenta al mondo».
«La maggior parte di parenti e amici - ha replicato Zuin - sarà arrivata dal Veneto, non tutti saranno da fuori e tra quelli, qualcuno avrà dormito in hotel, pagando la tassa di soggiorno». Per l’assessore dunque il problema è anche quello di non allargare troppo le maglie del contributo: «Se si chiede questa esenzione, poi se ne chiederà un’altra e o teniamo una linea, oppure ci troveremmo a esentare tutti». Da ultimo, l’assessore ha sottolineato: «Non penso sia questo il problema, penso siano stati pochi a dover pagare, tra l’altro cinque euro, una cifra che non è disincentivante, ma che fa parte di una sperimentazione nell’ottica di gestione dei flussi». Intanto il sesto giorno di contributo ha fatto registrare 16.093 paganti il contributo, a fronte di 49mila ospiti degli hotel.

LA CERIMONIA
In piazza la cerimonia si è svolta con un messaggio alla pace lanciato dalla rettrice. «Pensate - ha detto Lippiello ai neo laureati - a quanto siete fortunati e privilegiati a poter studiare in un posto così meraviglioso, sicuro e pacifico come questo, pensate a quante persone oggi vorrebbero essere qui al vostro posto e non date nulla per scontato. Proprio dallo stesso palco sul quale mi trovo ora Papa Francesco, domenica scorsa, si è rivolto alla nostra città e al mondo intero professando la pace, ha parlato di Venezia come luogo d’incontro tra tutte le culture, da Oriente a Occidente, come crocevia di civiltà, voi sentitevi parte di tutto ciò».
«Conosco - ha proseguito, volando sopra alle polemiche di una parte del corpo studentesco e dei docenti che chiedono la revisione degli accordi su progetti di ricerca con Israele - la vostra sensibilità per il tema della pace e della sostenibilità e vi dico che il ripudio della guerra e il desiderio di una convivenza pacifica fra i popoli è possibile solo promuovendo una cultura del dialogo come strumento di conoscenza e di rispetto, dobbiamo impegnarci tutti per costruire la pace correttamente, ognuno deve fare la propria parte. Lo studio non offre certezze definitive e nemmeno scorciatoie». 
«Oltre all’importanza della curiosità - ha detto poi l’assessore Paola Mar, prima della consegna delle lauree e del lancio del tocco - un altro elemento fondamentale per voi è quello del viaggio, oggi più che mai esplorare il territorio ci può portare a sciogliere quelle tensioni internazionali che dominano il mondo.

Non abbiate paura, ognuno di noi può essere in grado di dire qualcosa di diverso e altrettanto importante, come diceva Sant’ Agostino “Siate liberi!”».

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Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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