JESOLO - Il litorale jesolano supera la prova Green pass. Del resto scongiurata in extremis l'ipotesi di usare il certificato verde per accedere ai ristoranti degli alberghi, tutto è diventato più semplice.
«I controlli ci saranno», assicura il sindaco Valerio Zoggia. Pochi i problemi nei ristoranti, anche perché nella maggioranza dei casi gli ospiti hanno scelto di pranzare e cenare nelle terrazze esterne. Pochi, del resto, anche i locali che hanno annunciato di non voler attuare i controlli e che hanno contestato le scelte del governo. Tutto liscio anche alle mostre Tropicarium Park e Fabbrica della Scienza: «Chi ha visitato le mostre spiega il gestore Mauro Rigoni si è presentato all'ingresso esibendo il certificato, non dovevamo chiedere nulla. Tutto è filato liscio, sia con gli ospiti stranieri che italiani. Certo, non tutti avevano la certificazione e quindi non sono entrati, stimo un calo del 30% dei visitatori». Al Caribe Bay, il parco a tema acquatico tra i primi al mondo, il calo di fatturato previsto è del 50%: «Il problema attacca il patron Luciano Pareschi è che il certificato è obbligatorio dai 12 anni, per noi vuol dire colpire la fascia principale di ospiti. Agli ingressi molti avevano il certificano, ma tanti altri no e non avevano nemmeno fatto il tampone. Non sono entrati. Studieremo dei pacchetti per famiglie in modo da compensare il costo dei tamponi».