Imprenditori truffati. Raggirano gli amministratori di un hotel di Bolzano in difficoltà, promettendo loro un prestito di 4 milioni di euro: tre denunciati

I due titolari avevano versato 140mila euro per una consulenza e firmato un contratto di mandato. Il meccanismo smascherato dalla guardia di finanza

Lunedì 20 Maggio 2024 di Redazione Treviso
Imprenditori truffati. Raggirano gli amministratori di un hotel di Bolzano in difficoltà, promettendo loro un prestito di 4 milioni di euro: tre denunciati

TREVISO - Raggirano gli amministratori di un hotel di Bolzano in difficoltà, promettendo loro un prestito di 4 milioni di euro: tre denunciati. Il meccanismo smascherato dalle fiamme gialle consisteva nel far firmare un contratto di mandato di consulenza con la promessa di un prestito obbligazionario, far pagare per una consulenza ma quei soldi finivano nel conto dei tre professionisti: un consulente finaziario trevigiano, un avvocato romano e un consulente bergamasco. La guardia di finanza di Treviso ha, quindi, denunciato i tre professionisti, tra cui un advisor finanziario trevigiano, ritenuti responsabili di un raggiro ai danni di due imprenditori altoatesini proprietari di un hotel in provincia di Bolzano, in difficoltà finanziarie, ai quali avevano promesso l’ottenimento di un prestito obbligazionario di 4 milioni di euro, a fronte del pagamento di 140mila euro per una consulenza

Difficoltà finanziarie, il "contratto truffa"

Le indagini sono state avviate dopo la querela, presentata dai due imprenditori bolzanini che, per risolvere le problematiche finanziarie della società da loro amministrata, sono stati indotti da un consulente bergamasco a reperire un finanziamento “alternativo”. Quest’ultimo li ha indirizzati a un consulente trevigiano che, a sua volta, ha proposto quale intermediario una società rumena, che avrebbe dovuto agire di concerto con un fondo estero, rappresentato da un avvocato romano. È stato quindi quest’ultimo a proporre l’emissione, tramite il fondo da lui rappresentato, di un’obbligazione da 4 milioni di euro, da collocare sul mercato privato statunitense, con pagamento annuale dei soli interessi e il rimborso del capitale solamente al momento della scadenza dell’obbligazione. Sulla base di queste premesse, i due imprenditori e i loro soci sono stati indotti a firmare un mandato di consulenza con il quale, in cambio dell’emissione obbligazionaria, si impegnavano a versare la somma di 140mila euro su un conto corrente rumeno; tuttavia, nonostante il pagamento della consulenza, il prestito obbligazionario non è stato mai emesso. Successivamente, gli stessi indagati hanno fatto sottoscrivere alle vittime un “addendum al contratto di mandato di consulenza”, con il quale un’altra impresa, poi dichiarata fallita, sostituiva la società rumena, liberandola da qualsiasi obbligo contrattuale nei confronti dell’hotel altoatesino. 

I soldi finivano nei conti dei tre "professionisti"

I finanzieri di Treviso sono riusciti a dimostrare che il denaro versato alla società rumena, dopo pochi giorni, era finito nella disponibilità dei tre professionisti che sono stati denunciati in concorso per truffa aggravata.

Il consulente finanziario trevigiano e l’avvocato romano hanno però restituito il denaro e le loro posizioni sono state quindi archiviate. Il consulente bergamasco invece dovrà rispondere dei reati contestati.

Ultimo aggiornamento: 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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