Adriese pronta a lasciare, braccio di ferro sullo stadio Bettinazzi

Nei prossimi giorni il Comune diramerà l’avviso per la “manifestazione d’interesse” dopo la disdetta della società

Sabato 18 Maggio 2024 di Guido Fraccon
Stadio Bettinazzi di Adria

ADRIA  - Il nodo Bettinazzi rischia di trasformarsi in un tormentone dell'estate adriese.

Palazzo Tassoni emetterà nei prossimi giorni una manifestazione d'interesse per la gestione dello stadio. Un atto dovuto da parte dell'Amministrazione Barbujani prima di promulgare, eventualmente, un bando per la gestione della struttura. «La prossima settimana - anticipa il sindaco Massimo Barbujani - porteremo in giunta la vicenda stadio. Non possiamo esimerci, per legge, dal promulgare una manifestazione d'interesse per la gestione dell'impianto sportivo dopo che la società granata ci ha comunicato la sua intenzione di non prorogare per ulteriori tre anni la convenzione, firmata due anni ed in scadenza il 30 giugno di quest'anno, che prevedeva cinque anni, due annate più ulteriori tre, per la gestione del Bettinazzi, delle strutture di via Parco del Delta del Po e del campo di Mazzorno Sinistro. Avendo la società inoltrato formale disdetta si azzera tutto e si riparte da zero, dalla manifestazione di interesse».


BRACCIO DI FERRO
L'Adriese, infatti, con lettera datata 11 gennaio 2024, protocollata il 14, aveva deciso di rinunciare alla proroga di altri tre anni come da convenzione sottoscritta nel 2022 con la precedente amministrazione Barbierato. «Vedremo che Cosa succederà e vedremo se sarà possibile una manifestazione d'interesse per un anno, magari togliendo Mazzorno, - sottolinea il primo cittadino Massimo Barbujani - ma da qui non si scappa».


BOCAR JUNIORS
Per la cronaca sul Bettinazzi ci potrebbero essere altre manifestazioni di interesse a partire da quella del Bocar Juniors, la società del presidente Tito Livio Franzolin. Il Bocar però difficilmente potrebbe partecipare se la gestione sarà di soli 12 mesi mentre l'Adriese, che nei prossimi giorni ufficializzerà il nuovo direttore sportivo Massimiliano Neri che giovedì ha risolto consensualmente con il Cjarlins Muzane il suo rapporto professionale, si starebbe guardando attorno con altre municipalità, pronte a fare ponti d'oro alla società di via Bettinazzi per strappare i granata alla comunità adriese. 


RISCHIO GRANATA
Operazione complicata perché campi omologati per la Serie D in Polesine non ce ne sono. Per alcune strutture servirebbe eventualmente una deroga. In attesa di conoscere quello che riserverà il futuro, una volta emanata la manifestazione di interesse, palazzo Tassoni provvederà alla sottoscrizione della convenzione se ci sarà un unico manifestante. Se più d'uno si andrà a bando. Saranno quasi sicuramente a carico dell'affidatario tutte le attività di manutenzione ordinaria e a cura e spese dell'affidatario la voltura delle utenze e le spese inerenti ai consumi delle stesse, lo sfalcio dell'erba e la potatura delle piante dell'impianto sportivo nonché delle aree esterne, con relativa raccolta e conferimento in discarica, oltre a tutte le opere e le spese gestionali legate alla pulizia ordinaria dell'intero complesso. L'affidatario dovrà inoltre versare un canone, ancora da quantificare. A garanzia dell'esatto adempimento dovrà essere prestata una cauzione o fideiussione bancaria. 

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