Tamponi gratuiti al centro commerciale Il Porto, boom di adesioni

Giovedì 1 Luglio 2021 di Guido Fraccon
Tamponi gratuiti, in tanti si sono fatti controllare

ADRIA - Buona la prima per i tamponi di massa. È partita ieri alle 10, da una delle gallerie del centro commerciale Il Porto di Adria, una importante attività di screening alla popolazione nella lotta contro il Covid 19. L’iniziativa è stata promossa dall’Ulss 5 Polesana al fine di ottenere un costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia. Ottimi i primi riscontri dal momento che già alle 11 erano stati effettuati circa una quarantina di tamponi. L’azienda sociosanitaria, infatti, come previsto dal Piano di sanità pubblica dell’otto giugno, garantirà, a incremento della attività di biosorveglianza già avviata da inizio emergenza, una importante attività di screening della popolazione. Lo screening verrà effettuato, gratuitamente, nei luoghi di maggiore aggregazione come centri commerciali, piscine e parchi acquatici, centri estivi, mercati e sagre, stabilimenti balneari, centri storici, centri prelievo e vaccinali. I tamponi saranno effettuati su base volontaria. Tutti gli eventuali casi di positività, tecnicamente sequenziabili, verranno verificati. Ad Adria, sempre ieri, altri tamponi sono stati effettuati al Centri prelievi dell’ospedale Santa Maria Regina degli Angeli. 

COMMENTI POSITIVI

Tra coloro che si sono sottoposti alla attività di screening era alta la preoccupazione, soprattutto per la variante Delta. «L’iniziativa è senza dubbio ottima - sottolinea Rudy Barbugian, presidente del Consorzio degli operatori del centro commerciale - e la nostra struttura sul fronte della lotta al Covid ha sempre seguito in maniera scrupolosa le prescrizioni.

Questa ulteriore campagna di screening promossa dall’Ulss, dovrebbe rafforzare ulteriormente la fiducia dei nostri clienti nelle nostre attività». Anche se sono stati molti coloro che si sono avvicinati al banchetto e alle due operatrici, c’è stato chi, tra i commercianti, più che sollevare perplessità sull’operazione definita lodevole, ha dispensato utili consigli. «Si poteva fare di più e meglio - commenta un operatore - se fossimo stati avvisati con congruo anticipo, si sarebbe potuta mettere in piedi una campagna di informazione migliore, ottenendo risultati ancora più alti. Si sarebbe potuto anche allestire un negozio sfitto per questa attività, garantendo così una maggiore privacy a chi vuole sottoporsi al test. Bastava mettersi d’accordo. Si poteva fare di più e meglio anche esponendo idonea segnaletica». «I primi numeri mi sembrano buoni e anche noi, nel nostro piccolo - commenta la direttrice del Porto, Federica Pavani - siamo contenti di aver contribuito a questa campagna di screening. Speriamo che anche questa operazione possa permetterci di uscire quanto prima da questo periodo pandemico che ci ha penalizzato fortemente come centro commerciale. Per oltre sei mesi, al sabato e alla domenica, oltre ai festivi, erano operativi solo i negozi di alimentari e altre poche tipologie di prodotti considerati di prima necessità. Il fine settimana per noi rappresenta quasi il 50% degli incassi dell’intera settimana». Ci saranno altre iniziative di questo tipo al Porto? «Mi è stato riferito che l’operazione dovrebbe essere ripetuta nella giornata di venerdì e anche la prossima settimana». Qualche operatore ha sottolineato che si poteva forse fare di più e meglio, soprattutto sul fronte della privacy. È d’accordo? «Sicuramente tutto è perfettibile. Prossimamente si potrebbe pensare di mettere a disposizione un locale dedicato. Noi siamo qui pronti a fare la nostra parte, se serve».

Ultimo aggiornamento: 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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