Badanti in ferie d'estate, tornano disponibili i posti nelle Rsa per l’assistenza temporanea ai grandi anziani

Per la prima volta dopo il Covid le strutture avranno posti a sufficienza

Venerdì 17 Maggio 2024 di M.A.
Badanti in ferie d'estate, tornano disponibili i posti nelle Rsa per l’assistenza temporanea ai grandi anziani

PORDENONE - C’è un altro problema da affrontare, quando si parla dei cosiddetti “grandi anziani”, cioè gli ultraottantenni in condizioni di fragilità. È quello dell’assistenza (domiciliare o meno) che si rende necessaria quando la badante si licenzia oppure lascia momentaneamente il lavoro per le ferie. Un problema che per la prima volta dopo lo choc della pandemia nel Friuli Occidentale è stato risolto. Le Residenze sanitarie assistite, infatti, finalmente hanno a disposizione tutti i posti necessari a garantire quelli che vengono chiamati i moduli di sollievo. Si tratta di quei posti che vengono messi a disposizione anche per pochi giorni e senza che a monte ci sia un’operazione chirurgica oppure un trauma che porti necessariamente a un periodo di riabilitazione. 
È una valvola di sfogo importantissima per tutti quegli anziani che altrimenti rimarrebbero da soli anche per periodi prolungati.

Un problema che si manifesta soprattutto durante l’estate, quando le badanti tornano nei Paesi d’origine per le ferie. Fino all’anno scorso, infatti, nella maggior parte dei casi erano le famiglie a doversi fare carico dell’assistenza del parente anziano, dal momento che a causa di diversi lavori in corso tante Rsa del territorio non riuscivano a garantire i posti sufficienti. 


IL CAMBIO DI MARCIA

La struttura di Roveredo in Piano, dopo un’ampia fase di ristrutturazione, è ora a pieno regime. Ad Azzano Decimo si rileva solamente una carenza di operatori sociosanitari ma i posti a disposizione ci sono. A San Vito al Tagliamento il turnover nella struttura gestita dalla Casa di riposo dimostra di funzionare. La Residenza sanitaria assistita di Maniago ha a disposizione diciassette posti, «ma a breve tornerà a poter ospitare trenta pazienti», come confermano dall’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. E poi c’è il dato fondamentale che arriva da Pordenone. La riapertura della Residenza sanitaria assistita di Casa Serena ha garantito anche al capoluogo provinciale quella capacità di assorbimento della domanda di assistenza che si era contratta negli ultimi anni. 
«Da quest’estate - fanno sapere sempre dall’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale - riusciremo a garantire alle famiglie della provincia di Pordenone i posti sia per le necessità di riabilitazione, sia per il cosiddetto sollievo». 
E non sarà solamente una questione meramente assistenziale. Sì, perché molto spesso le famiglie devono impiegare anche risorse economiche per permettere ai parenti anziani di non rimanere da soli e di continuare un percorso di cura e assistenza. Il prossimo passo, ovviamente, sarà quello dell’applicazione dei dettami del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede sempre più risorse per l’assistenza domiciliare, nel tentativo di spostare gli sforzi fuori dagli ospedali. 

Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci