Comelico, un milione e mezzo per il recupero di due edifici storici da destinare al turismo

Venerdì 17 Maggio 2024 di Yvonne Toscani
Casa ex Mulino de Bernardin

SAN NICOLÒ - Dal Fondo previsto per i Comuni Confinanti arriva, in Comelico, un contributo di un milione e mezzo di euro per il recupero di due edifici, che si trovano nel territorio comunale di San Nicolò e che serviranno ad ospitare nuove strutture di aggregazione sociale per i residenti e di accoglienza per i visitatori.

LA COLLABORAZIONE

Il progetto strategico vede partner il Fcc e il locale Comune ed è giunto, in questi giorni, al suo "via" operativo, dopo la firma della relativa convenzione. Esso si basa su una duplice finalità: incentivare, da un lato, le attività sociali e culturali a vantaggio dei residenti e potenziare, dall'altro, gli strumenti di attrattività turistica del territorio. In concerto, l'iniziativa punta così al recupero strutturale e funzionale dei due edifici. Nell'ex mulino De Bernardin di San Nicolò verranno realizzati una casa-museo, in cui verrà riproposto uno spaccato della vita locale nel XIX secolo, una biblioteca, una sala studio a beneficio degli studenti di tutto il Comelico e dei locali per l'accoglienza turistica-culturale a cura, con ogni probabilità, del futuro gestore della struttura.

Il progetto è declinato in diverse azioni che intendono recuperare la Casa museo Comelico 1830, bene definito di elevato valore storico culturale, ormai chiuso e disabitato da diversi anni, recentemente acquisito dal Comune con impegno a destinarlo ad attività culturali.

LA TRADIZIONE

Si tratta di una tipica dimora storica cadorina, realizzata nel 1833 su un precedente edificio adibito a mulino. Il secondo fabbricato di proprietà comunale, situato nel paese di Costa, sarà completamente rifatto nella parte del tetto e sarà poi messo a disposizione per attività di accoglienza e con finalità sociali per l'intera frazione. Partendo dalla copertura della struttura, in precarie condizioni sia statiche che, soprattutto, funzionali e di isolamento, si vuol dare una nuova e migliore veste anche ai vari piani, dove sono previste camere, servizi igienici ed alcuni locali di servizio. «Il progetto si legge nel documento del Fcc ha l'obiettivo di completare l'offerta turistica, fornendo un servizio completo e più attrattivo. La borgata di Costa è da sempre ritenuta di tanta bellezza, sia dal punto di vista paesaggistico che naturalistico, ma sconta, come oramai tante terre montane, l'inesorabile e costante abbandono da parte delle persone». Il costo complessivo dell'intero progetto, inserito nella delibera del secondo stralcio del programma 2019-2024 dei progetti strategici della provincia di Belluno e la cui ultimazione è prevista entro la fine del 2025, è pari a 1,5 milioni di euro ed è interamente coperto dal contributo del Fondo Comuni Confinanti.

IL SINDACO

«Il progetto per la Val Comelico, di cui abbiamo sottoscritto proprio in questi giorni con il sindaco di San Nicolò, Giancarlo Ianese, la convenzione sottolinea Dario Bond, presidente del Comitato di Gestione del Fcc si inserisce nel piano di interventi pensati per favorire la socialità nelle cosiddette "Terre Alte", oggi più che mai bisognose di investimenti, anche strutturali, in grado di creare occasioni di aggregazione per i residenti, ma anche di accoglienza per i turisti». Per Dario Bond è evidente che edifici rinnovati e adeguati sono il primo passo importante, ma non sono da soli sufficienti. «Dovranno essere accompagnati aggiunge- da una politica di rivitalizzazione delle comunità locali per la quale il Fondo si è reso disponibile ad accompagnare, per quanto possibile e di competenza, le amministrazioni locali e gli altri soggetti coinvolti. Il Comelico, in particolare, così ricco di forze vitali, in particolar modo nel volontariato sociale e sportivo e di tradizioni, è sicuramente un territorio su cui puntare per iniziative di questo tipo». 

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