Aldo Spinelli, il figlio Roberto: «Diventato ingestibile dopo la morte di mamma, pensammo a un amministratore di sostegno»

«Mio padre non riusciva a capire che non si poteva fare», racconta davanti al giudice per le indagini preliminari, che sta indagando sull'inchiesta Genova

Venerdì 17 Maggio 2024
Aldo Spinelli, il figlio Roberto: «Diventato ingestibile dopo la morte di mamma, pensammo a un amministratore di sostegno»

Aldo Spinelli era diventato «ingestibile», al punto che più volte si era pensato a «mettergli un amministratore di sostegno»: questo il ritratto che Roberto Spinelli fa del padre davanti al giudice per le indagini preliminari, che sta indagando sull'inchiesta Genova. «Dopo la scomparsa di mia madre era impossibile gestirlo.

Era una situazione in cui più volte abbiamo pensato di mettergli l'amministratore di sostegno», le sue parole rilanciate da alcuni quotidiani.

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Spinelli, il figlio Roberto parla dei rapporti di Aldo con Toti e Signorini

Sui rapporti col governatore Giovanni Toti, «mio padre non riusciva a capire che non si poteva fare»,  racconta Spinelli jr al giudice, parlando di una situazione da «far west», con il padre che continuava a disattendere i suoi consigli. E comunque era «Toti che lo chiamava» quando c'erano «situazioni elettorali o delle cene», sostiene.

Al giudice, inoltre, Roberto Spinelli parla dei rapporti tra l'ex patron di Genoa e Livorno e il presidente dell'Autorità portuale Paolo Signorini. «Lui ha trovato in questo Signorini un supporto - racconta -. Non c'era più mia madre, mio padre ha la quinta elementare ed è un uomo di 84 anni, ma Signorini è una persona laureata, scolarizzata, nella sua vita penso volesse fare il funzionario pubblico e poi è andato in Iren, uno di questo livello può fare queste cose?». Per quanto riguarda i bonifici ai partiti «io ho intimato a mio padre di non far più finanziamenti a soci da anni. Io non ho mai dato finanziamenti illeciti in cambio di favori». 

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