Da un anno riceveva lettere anonime e continui messaggi sul cellulare. Ma la sua

Da un anno riceveva lettere anonime e continui messaggi sul cellulare. Ma la sua
Da un anno riceveva lettere anonime e continui messaggi sul cellulare. Ma la sua "stalker", perché si tratta di una storia di stalking tutta al femminile per un amore non...

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Da un anno riceveva lettere anonime e continui messaggi sul cellulare. Ma la sua "stalker", perché si tratta di una storia di stalking tutta al femminile per un amore non corrisposto, è rimasta tradita dai messaggi inviati alla collega di lavoro dalla cabina telefonica.

Un difficile caso per gli investigatori della Polizia Ferroviaria di Portogruaro, diretta dall'ispettore Mario Augello, con gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria della Polizia locale di San Michele-Bibione, agli ordini del dirigente Andrea Gallo. Dopo una serie di pedinamenti e raffronti fotografici sono riusciti ad individuare e denunciare la responsabile degli atti persecutori. La vittima, R.A. 38 anni di Cesarolo, da alcuni mesi riceveva infatti a casa lettere anonime oltre a messaggi sul telefono cellulare. Tutto da alcune cabine telefoniche della zona, con complimenti per non aver dato retta ad alcune persone o per i comportamenti tenuti al lavoro. A ciò si aggiungevano numerose ed inspiegabili ricariche del cellulare. A ricevere lettere anonime e sms del tutto simili anche la sua migliore amica, F.D. di 50 anni sempre di Cesarolo. La vittima si era rivolta alla polizia ferroviaria di Portogruaro, firmataria di un protocollo per la lotta allo stalking, per cercare di individuare l'autore mettendo fine agli atteggiamenti persecutori. Le indagini di Polfer e polizia locale hanno fin da subito circoscritto l'ambiente, riconducibile per una serie di valutazioni ad un collega di lavoro. Dopo una serie di ricerche presso tutti i rivenditori di ricariche telefoniche di Bibione, gli investigatori sono riusciti ad individuare alcuni tabaccai del centro dove avvenivano le ricariche. L'autrice, pedinata in varie occasioni, è stata colta proprio mentre stava per imbucare una lettera. E alla fine la scoperta è stata clamorosa: ad inviare lettere, messaggi e a fare le ricariche era la stessa migliore amica della donna, F.D., che fingeva di ricevere pure lei missive e sms.

Agli investigatori la cinquantenne ha confessato le sue responsabilità, spiegando che all'origine di tutto vi era un amore non corrisposto da parte della vittima, ignara tra l'altro delle attenzioni e sentimenti da parte dell'amica. La donna è stata denunciata sia per stalking che per simulazione di reato, in quanto anche lei aveva denunciato il presunto stalking di cui sarebbe stata vittima. «Ringrazio la Polfer e la polizia locale - ha scritto in una lettera la donna vittima dello stalking - che hanno messo fine a quello che da oltre un anno era diventato un vero incubo».
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Il Gazzettino