Stupro al pub, Chiricozzi e Licci: manca una firma, a breve torneranno in carcere

Sabato 22 Maggio 2021 di Maria Letizia Riganelli
Il pub dove avvenne lo stupro

Stupro al pub di Casapound, sì al carcere ma non subito. Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci sono stati condannati in via definitiva per lo stupro al pub di Casapound ma per l’esecuzione della pena c’è ancora tempo.
L’ordine di portarli dietro le sbarre, infatti, deve essere firmato dalla Procura competente e probabilmente ci vorranno ancora dei giorni. La pena inflitta ai due ventenni, 3 anni al primo e 2 anni e 10 mesi al secondo, è sotto i 5 anni e quindi la carcerazione non è immediata.

E in questo caso non si profila nemmeno il rischio di fuga, che giustificherebbe l’immediata carcerazione. La prima condanna è stata presa, con rito abbreviato, a novembre 2019, quando la gup li condannò per stupro di gruppo, assolvendoli però dal reato di lesioni. La sentenza d’appello, che ha confermato la sentenza del giudice viterbese, è del 14 luglio scorso.

L’ultima parola, della Cassazione, solo pochi giorni fa. Niente sembrerebbe cambiato dall’impianto iniziale. Ma per sapere cosa abbia spinto i supremi giudici a confermare in toto la sentenza bisognerà attendere le motivazioni. In attesa delle motivazione e soprattutto dell’ordine di carcerazione Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi continueranno a scontare la pena ai domiciliari, nelle rispettive abitazioni a Viterbo e Vallerano, con il braccialetto elettronico.

I due ventenni da fine aprile del 2019 sono ristretti in misura cautelare. Per i primi 5 mesi nel carcere di Viterbo agli arresti, poi ai domiciliari. Misure restrittive che gli consentiranno di non trascorrere molto tempo in carcere. Quando l’ordine di esecuzione arriverà, infatti, sconteranno solo l’ultima parte della condanna. Probabilmente una manciata di mesi a testa.

Ultimo aggiornamento: 20:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA