La droga davanti alle scuole viterbesi: lo spaccio in mano ai minorenni. Dodici arresti

Sabato 9 Giugno 2018 di Maria Letizia Riganelli
La droga davanti alle scuole viterbesi: lo spaccio in mano ai minorenni. Dodici arresti
Alla stazione degli autobus del Riello, ma anche davanti a licei, istituti tecnici e professionali del capoluogo. Qualcuno perfino in classe. Gravitano tutti nelle vicinanze delle scuole superiori i 12 baby pusher arrestati dai carabinieri - i militari del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Viterbo - dall'inizio dell'anno scolastico.
Dodici minorenni, poco più che ragazzini, dai 15 ai 17 anni che per arrotondare sulla paghetta di papà spacciavano hashish e marijuana ai coetanei. L'ultimo della lunga serie è stato preso nella notte tra giovedì e venerdì scorso. Il giovane spacciatore è stato arrestato dai carabinieri, che hanno agito in accordo con la procura della Repubblica del Tribunale dei minori, con sede a Roma. Si tratta di un 17enne di origini egiziane.

Il ragazzo è stato bloccato dai carabinieri del nucleo operativo mentre cedeva, nella zona di piazza San Francesco, una dose di hashish di un grammo a un giovane coetaneo italiano; quest'ultimo è stato segnalato alla prefettura come assuntore. Al termine della perquisizione adddosso al giovane sono state ritrovate, e sequestrate, altre dosi di hashish per un peso complessivo di 3,5 grammi. Il minorenne è stato così accompagnato al centro di accoglienza per minori Virginia Agnelli di Roma.

Il 30 maggio scorso toccò a due giovani della provincia. I due, un ragazzo e una ragazza, di 16 e 17 anni, nascondevano due panetti di hashish per quasi 100 grammi di peso. La coppia è stata fermata dai carabinieri poco prima di salire sull'autobus, al capolinea Cotral del Riello, che li avrebbe riportati a casa. Se i baby spacciatori arrestati da settembre 2017 a giugno 2018 sono 12, quelli segnalati alla Prefettura di Viterbo come consumatori sono molti di più: almeno il doppio, stando agli ultimi dati forniti.

«La carta vincente nel contrasto alla spaccio, specie quello minorile ha detto il comandante provinciale, Giuseppe Palma, durante la festa dell'Arma dei carabinieri il 5 giugno scorso - è la continuità. Per questo noi continueremo a indagare, cercando di essere sempre più incisivi non soltanto con azioni tipiche della repressione, ma perseverando con la presenza nelle scuole, con la vicinanza alle famiglie. I carabinieri in questo rappresentano il sicuro punto di riferimento, la certezza della legalità».
 
Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA