Inglese, brasiliana e nigeriana.
Protocolli più stringenti che la Asl ha già applicato sia ai casi adesso comprovati di variante, sia a molti altri. Nel dubbio, vince la precauzione. L'allarme mutazioni scatta quando i sanitari osservano una particolare velocità nella diffusione del virus, anche tra una fascia d’età medio-bassa rispetto a quanto avveniva prima, oppure quando i positivi sono rientrati da zone attenzionate speciali propri per le trasformazioni del virus.
A Sutri, la notizia è stata data direttamente dal Comune sui canali social: “Informiamo la cittadinanza che nella nostra città è stato individuato un caso di positività alla variante inglese. Considerando che ha come caratteristica una maggiore facilità di trasmissione, si prega la cittadinanza di attenersi scrupolosamente alle prescrizioni ed evitare contatti sociali, se non nei casi previsti dai decreti”. Il vice sindaco, Luigi Di Mauro, conferma: “La Asl ci ha comunicato la circostanza. Al momento, abbiamo 41 casi, tutte famiglie colpite dal virus, il problema è proprio questo. Molti sono minori. Evidentemente c’era necessità di adottare delle misure per frenare questa diffusione ma è anche vero che la gente fa sempre più fatica a rispettare le regole, sta diventando molto pesante per tutti ma dobbiamo resistere. A Sutri non gira nessuno”.
E intanto, complici appunto le varianti, la curva epidemica non smette di salire. Ieri scoperti altri 76 positivi, dei quali quasi la metà a Viterbo (qui 31 nuovi casi, 2 collegati al focolaio dell’azienda agricola). Rimane significati il dato dei minori coinvolti: a livello provinciale, ieri ulteriori 17 under18 sono risultati contagiati. Il più grande è nato nel 2003, mentre il più giovane nel 2017.