Condanna per stupro e sequestro di una 17enne, l'Appello conferma 16 anni di carcere

Mercoledì 22 Febbraio 2023
Tribunale

Stupra e sequestra una 17enne, la Corte d’Appello conferma la condanna a 16 anni di carcere per il buttafuori di Pomezia.

Il 22enne Daniel Nuori non ha ricevuto nessuno sconto. I giudici di secondo grado hanno confermato in tutto e per tutto la sentenza che aveva emesso il collegio del Tribunale di Viterbo lo scorso 28 settembre.

Nuori tre anni fa era impiegato in un’agenzia di sicurezza e lavorava in una discoteca della provincia di Viterbo. E’ qui che incontrò la vittima, che allora aveva appena 17anni. Per lei maturò subito un’ossessione e dopo aver trascorso con lei una serata in discoteca iniziò a darle la caccia sui social. Dopo vari messaggi i due iniziato a uscire insieme. Ma il 22enne di Pomezia in realtà aveva un piano diabolico: allontanare la giovane dalla famiglia e tenerla segregata.

Infatti Nuor,i durante un’uscita, avrebbe costretto la ragazza a seguirlo in un motel dove sarebbe stata stuprata per diversi giorni. A capire che stava accadendo qualcosa di strano alla vittima sono stati proprio i genitori della ragazza. La 17enne aveva lividi sulle braccia e non era più la stessa. Il buttafuori percependo che il suo piano iniziava a incrinarsi avrebbe iniziato a minacciare la giovane, minacce che riguardava tutti i suoi parenti, compresi genitori e fratelli. Non solo, in un momento di ira, si sarebbe scagliato con violenza anche contro i “suoceri”. Scatto che gli costò l’arrivo dei carabinieri e il primo arresto.

Il 21enne di Pomezia per questi fatti è stato arrestato due volte, la prima a dicembre 2019 e poi nuovamente nella primavera del 2020. L’imputato, difeso dall’avvocato Luigi Mancini, oltre che di violenza sessuale è stato condannato anche per sequestro di persona, rapina e lesioni, con l’aggravante della crudeltà. Tutte accuse che ieri sono state confermata dalla Corte d’Appello di Roma che ha confermato la condanna a 16 anni di carcere.

Le motivazioni arriveranno tra 90 giorni. Solo allora la difesa di Nuori potrà decidere se giocare l’ultima carta in Cassazione, sperando in uno sconto di pena.

Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA