«Lo abbiamo visto questa mattina fuori dalla scuola, andava avanti e indietro come in trance.
Il bimbo, 10 anni, frequentava la classe quinta della primaria di Cura (frazione popolosa di Vetralla). Allontanatosi dalla scuola, Mirko Tonkov di 44 anni, polacco, si sarebbe spostato a casa. La casa della famiglia, dalla quale non doveva avvicinarsi per un divieto emesso dal tribunale di Viterbo.
«Abbiamo avuto molfe segnalazioni per situazioni di questo tipo durante il periodo del Covid - hanno spiegato dai servizi sociali del Comune - ma di questa famiglia non ci risulta. Lui era stato segnalato per le violenze, ma era un tipo molto solitario, anche quando era al bar».
Anche di lei, ora in ospedale assistita dagli psicologi, il segno distintivo è la riservatezza. Mariola Rapaj, albanese di 32 anni, era in Italia da molto. Piccolii lavori domestici e tanta attenzione per il figlio. Aveva conosciuto l'uomo che sarebbe diventato il marito qui in Italia, dopo il matrimonio però le violenze di lui - quando beveva - l'avevano spinta a denunciarlo.
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