Prima i soggetti “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, indipendentemente dall'età.
Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca. Sono questi i punti fermi del nuovo piano vaccinale stabilito a livello nazionale che poi la Regione Lazio calerà sul territori, indicando precise linee d’azione alle Asl. E cresce l’attesa anche all’interno dell’azienda sanitaria di Viterbo, pronta a partire con la seconda fase della campagna vaccinale all’interno dei tre Hub di Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana già individuati e in allestimento. Altri centri potrebbero seguire nel caso in cui le forniture vaccinali fosse tali da consentirlo. Nel cassetto dei vertici Asl giacciono in attesa di essere rispolverate le ipotesi di 5 ulteriori sedi vaccinali: le case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino, il Sant’Anna di Ronciglione, la Cittadella della salute nel capoluogo e il poliambulatorio di Bolsena.
E, mentre si scaldano i motori per allargare alle altre fasce d’età individuate, prosegue la vaccinazione degli over80 di pari passo con i richiami. Ieri sono stati altri 192 gli ultra80enni a ricevere l’agognata iniezione, ai quali vanno aggiunti i 24 pazienti raggiunti dalle équipe che si occupano dei vaccini domiciliari. In totale, nei primi due giorni sono stati 432 gli anziani "coperti" nel Viterbese, che si affiancano agli oltre 2mila già coinvolti perché rientranti nelle categorie fragili.
Si conferma intanto al ribasso la curva epidemica con 9 casi accertati ieri, surclassati da 77 positivi. Il totale degli attualmente contagiati continua pertanto a scendere: al momento sono 855, ovvero un numero tanto contenuto come non si registrava da mesi. E calano leggermente anche i ricoverati: due giorni fa erano 108, ieri si sono abbassati a quota 105. Altri 3 i decessi: una 75enne e una 93enne di Viterbo, oltre a una 79enne di Ischia di Castro.