Truffa agli anziani, 34enni napoletani traditi da un caffè di troppo

Venerdì 10 Marzo 2023 di Maria Letizia Riganelli
Il truffatore ripreso dalle telecamere del bar

Traditi da un caffè di troppo.

I due truffatori napoletani arrestati mercoledì mattina dalla Squadra Mobile sarebbero stati identificati grazie alle immagini della telecamera di un bar di Viterbo. Un bar dove avrebbe preso un caffè dopo aver truffato due anziani di 70anni. I due, A.B. e S.E., entrambi di 34enni, il mese scorso sono partiti da Napoli per mettere a segno l’ennesima truffa ai danni di persone fragili.

Quel giorno la coppia di anziani viterbesi riceveva una telefonata da parte di un sedicente avvocato il quale riferiva di seguire loro figlio poiché in stato di fermo in una caserma dei carabinieri a causa di gravi problemi legati all’assicurazione dell’auto. Così, al fine di risolvere velocemente il problema, il sedicente avvocato chiedeva agli anziani 4.900 euro per una risolvere tutto. Una richiesta che veniva rafforzata dalla telefonata di un sedicente maresciallo che confermava tutta la storia. La coppia di anziani, ignara della truffa che stava subendo avrebbe detto che non aveva tutto quel denaro ma poteva dare dei gioielli. I truffatori però non si sarebbero accontentati avrebbero convinto la coppia a farsi consegnare denaro contante appena prelevato a un bancomat. Quando i due anziani coniugi si sono resi conto della truffa sono subito andati in Questura a denunciare il fatto.

Così, gli uomini della Squadra Mobile di Viterbo hanno iniziato a passare al setaccio le telecamere utili alla ricostruzione della vicenda. I poliziotti, infatti, hanno subito recuperato le immagini in cui si vedeva la signora avviarsi verso il bancomat seguita dall’auto dei truffatori e quelle del finto avvocato che andava a fare un nuovo prelievo. Seguendo l’auto dei truffatori, grazie alle telecamere di sorveglianza cittadine, gli agenti sono riusciti a risalire anche all’auto utilizzata, lasciata parcheggiata in piazza del Teatro. I due prima di fare ritorno a Napoli si sarebbero anche fermati a bere un caffè. E lì il loro viso è rimasto stampato in un fermo immagine.

Tanto è bastato per far firmare al gip un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. I due sono accusati di truffa aggravata e l’indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. «Il fenomeno delle truffe agli anziani - afferma la Questura - è attentamente monitorato dalla polizia di Viterbo che recentemente ha organizzato diversi incontri a Viterbo, Civita Castellana, Tarquinia, Canepina, Bolsena e Soriano nel Cimino finalizzati a fornire ai cittadini dei consigli al fine di prevenire il compimento di tali reati in danno di una fascia debole della popolazione. Tali iniziative proseguiranno ancora nelle prossime settimane in tutta la provincia viterbese».

Ultimo aggiornamento: 15:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA