​Stupro al pub di Casapound, la difesa fa ricorso per ridurre la pena

Sabato 11 Gennaio 2020
Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci
Stupro al pub di Casapound, la difesa impugna la sentenza. Gli avvocati di Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci nei giorni scorsi si sono rivolti alla Corte d’Appello per riesaminare la sentenza emessa a novembre, con rito abbreviato, dalla giudice Elisabetta Massini. Il 25 novembre scorso i due ventenni, Chiricozzi e Licci, sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 2 anni e 10 mesi di reclusione.

La notte tra il 12 e il 13 aprile i due ventenni portarono una 36enne di Viterbo nel pub ad uso esclusivo di Casapound, quella notte chiuso, e qui per ore la violentarono. Una violenza ripresa con i cellulari e poi condivisa con amici e parenti. Nessun dubbio, per la giudice viterbese, che si sia trattato di violenza sessuale di gruppo. I video, girati dagli stessi imputati, sono infatti una prova inconfutabile.

La pena comminata deriva da più fattori. Innanzitutto dall’assoluzione dal reato di lesioni. Dal fatto che entrambi gli imputati siano molto giovani, incensurati (seppur indagati, che abbiano più volte chiesto perdono e in parte risarcito la vittima. E poi la riduzione di un terzo per il rito alternativo scelto.

La speranza, per la difesa, è che si abbatta una parte della pena comminata per evitare che Licci e Chiricozzi finiscano di nuovo in carcere. I due sono stati arrestati il 29 aprile 2019 e dietro le sbarre per quattro mesi. A settembre, a indagini concluse, sono stati trasferiti ai domiciliari, dove si trovano tutt’ora. In attesa della sentenza di secondo grado.
Ultimo aggiornamento: 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA