Picchia la moglie con una spranga metallica, condannato a 6 medi di reclusione.
Durante accese discussioni l’imputato, assistito dall’avvocato Luigi Mancini, avrebbe colpito la compagna con una sbarra, procurandole lesioni gravi. Episodi però che non avrebbero giustificato l’originaria accusa di maltrattamenti contro la donna. La violenza sarebbe avvenuta non in maniera reiterata. I due fatti portati davanti al Tribunale sarebbero stati isolati dal contesto della convivenza. Il pubblico ministero infatti ha chiesto l’assoluzione per questo reato mentre ha chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione per le lesioni.
«Esiste un unico contesto di lite - ha spiegato l’avvocato Mancini -, le lesioni ci sono ma non sono state inferte con una spranga ma con una barretta metallica, probabilmente di alluminio, che non aveva capacità contundente». Il giudice al termine della camera di consiglio ha assolto l’imputato dal reato di maltrattamenti in famiglia e lo ha condannato per lesioni a 6 mesi di carcere, con pena sospesa. Eliminata anche l'aggravante che gli era stata contestata, considerata dal giudice equivalente alle attenuanti generiche.