Netturbino violentatore, le chat con la vittima viterbese: «Mi hai drogata»

Giovedì 21 Settembre 2023 di Maria Letizia Riganelli
Ubaldo Manuali

«Io ancora non capisco come sono andata fuori di testa. Altrimenti sarebbe finita con l’aperitivo, lo sai sì». 
La vittima viterbese di Ubaldo Manuali, netturbino romano arrestato dopo aver violentato almeno 3 donne, non riesce a credere di essersi ubriacata con un solo spritz e di essere finita a letto con un uomo conosciuto sui social.

E al primo appuntamento. E’ incredula. E’ incredula quando una mattina di fine settembre si sveglia e trova il 59enne nel suo letto vestito solo dei boxer. Lei è completamente nuda. Ricorda di aver avuto un appuntamento. Di aver bevuto in un locale della provincia di Viterbo due spritz con lui. Poi il buio più totale. Nessun ricordo. Ma lei sa perfettamente che con due spritz non si va in coma etilico. Così cerca spiegazioni.

Dopo essersi liberata della sua presenza in casa, inizia a mandargli messaggi. «Io - scrive la donna - mi ricordo un pezzo, strano molto strano. Cosa ci hai fatto mettere nello spritz dal cameriere?» Poi gli chiede cosa sia successo. Manuali, con finto candore, le spiega che avevano fatto l’amore, le dice che era stata lei a volerlo. Le racconta che dopo l’aperitivo si era sentita male, che lui l’aveva accompagnata a casa e messa a letto. Le spiegazioni dell’indagato però non fanno altro che istillare altri dubbi: «Non so se hai fatto foto mentre dormivo, sappi che non devono girare. Credo comunque che tu non sia il tipo, se stato tanto carino».

Ma Manuali in realtà aveva appena offerto alla sua vittima l’ennesima storia inventata, perché quella notte di fine settembre di un anno fa il 59enne romano è stato tutto tranne che romantico, premuroso e carino. All’appuntamento al bar ha drogato il cocktail con delle benzodiazepine e quando la vittima era completamente incosciente l’ha portata a casa, l’ha denudata e stuprata. Approfittando di lei e della sua condizione. E mentre la violentava girava video e foto che presto sarebbero finiti nelle chat degli amici, con cui si vantava delle sue conquiste. Quello di Manuali era uno schema che metteva in atto non appena una donna cascava nel suo tranello. Il tranello dell’uomo di mezza età affascinante e galante che faceva l’amore con donne inconsapevoli e poi, con un narrato distorto della serata, riusciva anche a farle sentire in colpa.

Anche il dopo, spiega la gip del Tribunale di Viterbo nell’ordinanza di custodia cautelare, è parte del suo piano, che inizia con il versare alcune gocce di lormetazepam nei loro bicchieri e si conclude con l’indurle a costruirsi falsi ricordi della serata. La storia della vittima di Capranica è simile a quella di altre tre donne stuprate e filmate. A interrompere la catena è stata la denuncia di una vittima, che dopo essersi svegliata completamente sconvolta e senza un ricordo della serata si è recata in ospedale per accertamenti. Certa che durante la serata qualcosa era andato storto. 

Per ricostruire tutti gli stupri e lo schema diabolico di Manuali agli inquirenti è bastato sequestrate cellulari e pc. E identificare le ignare vittime. Il 59enne aveva conservato non solo tutte le chat con le donne, ma anche tutti i video e le foto fatte durante le nottate. Video raccapriccianti, diffusi ad amici, che inchiodano l’indagato alla realtà. Quella consumata con donne narcotizzate, rese incoscienti e inconsapevoli e non quella che raccontava loro il giorno dopo, fatta di galanteria e romanticismo. Manuali, assistito dall’avvocato Tiziana Ronchetti, durante l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Avrebbe dovuto rispondere di violenza sessuale e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. L’inchiesta della procura di Viterbo e della squadra Mobile però non è ancora conclusa. Gli investigatori sospettano che nel suo passato possano esserci altre vittime. Altre vittime ancora inconsapevoli.

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