“In questi giorni avevo raccolto tante sensazioni positive.
Una vittoria netta, con circa 600 voti di scarto sul centrodestra che aveva puntato sull’ex sindaco Andrea Danti: De Santis ha chiuso con 3.914 voti, ovvero il 54,63% contro i 3.250 (45,37%) dell’avversario. Un risultato affatto scontato considerando che la lista “Montefiascone merita – De Santis sindaco” era stata esclusa dalla corsa da parte della commissione elettorale circondariale insediata in Prefettura per presunte irregolarità nel simbolo. Solo il 17 settembre il Tar si è pronunciato per la riammissione della compagine capitanata da De Santis, appoggiata da Pd, Patto civico, Sinistra di Montefiascone, Comitato civico Montefiascone rinasce e membri della società civile.
“Siamo qui in piazza e c’è mezzo paese”, commentava l’elezione a caldo il neosindaco. “Ripeto: i montefiasconesi avevano voglia di voltare pagina e lo hanno dimostrato con il voto. La prima cosa che farò alla guida del Comune? Quello che non è mai stato fatto nel corso dell’ultima consiliatura: essere il sindaco di tutti, mettere fine ai personalismi e al centro gli interessi del paese intero. Dall’opposizione – conclude – mi aspetto toni bassi e discussioni sul futuro della comunità”.
Commenta soddisfatta il risultato anche Manuela Benedetti, segretaria provinciale del Pd. “Una vittoria straordinaria, risultato di un lavoro durato mesi nonché di scelte coraggiose e innovative in completa rottura con il modo di fare politica che abbiamo visto a Montefiascone negli ultimi anni. Spiace per i risultati di Canino e Vetralla ma in provincia il Pd ha vinto”, rivendica.
E intanto in casa centrodestra Andrea Danti mette le mani avanti: “Troppo presto riflettere sulle cause della sconfitta. A bocce ferme faremo le valutazioni del caso anche in base – sottolinea – alle preferenze che ogni candidato ha incassato. Certo, pensavo sarebbe stata una sfida combattuta fino all’ultimo voto ma per ragionare sui motivi del risultato occorre mente fredda né posso ancora pronunciarmi su quale tipo di opposizione faremo in consiglio”.
L’unificazione di due liste nel campo del centrodestra avvenuta la sera prima della chiusura dei termini per la presentazione aveva provocato diversi mal di pancia all’interno della coalizione.