L'altra notte un cinghiale di grosse dimensioni ha scorrazzato tranquillo per le città nella zona di via Petrarca passeggiando davanti alla Cittadella della salute della Asl e altre attività commerciali.
C'è chi lo ha immortalato con il telefonino divertito per l'improvvisa apparizione, altri hanno preferito rifugiarsi in casa e continuare a guardare la passeggiata dell'animale dalle finestre.
«Il cinghiale è onnivoro ha spiegato Gianni Cattani, proprietario di un'azienda agricola - e il 90% della sua dieta è caratterizzato da frutti, semi, radici e tuberi, in pratica distrugge i raccolti. Ecco perché per noi contadini sta diventando un problema serio, che deve essere affrontato. Va trovata una soluzione. Il cinghiale non ha problemi di adattamento e si nutre di ciò che trova, non dimentichiamolo, ecco perché si addentra fino all'interno dei paesi».
Ovidio Profili che dirige anche lui un'azienda agricola è sulla stessa lunghezza d'onda. «In questo momento mangiano l'uva dice - come il mais e le nocciole e i danni sono incalcolabili. Vanno presi dei provvedimenti. Arrivano a frotte: ho notato gruppi anche di venti e più cinghiali in giro per i campi incolti e noccioleti. Sono anche un pericolo per le persone e gli automobilisti che se li trovano davanti»