È Achille Lauro il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24.
“Che sarà” è il titolo del suo nuovo brano. “Questo nuovo pezzo - ha spiegato il cantante - è sicuramente una ripartenza importante. Parla dell'incertezza del futuro e anche di una consapevolezza nell'accettare la vita”. Tra i progetti in cantiere quattro live unplugged, annunciati e raddoppiati in sole 24 ore, a Roma il 22 e 26 gennaio all’Auditorium Parco della Musica e a Milano il 24 e 25 gennaio al Teatro degli Arcimboldi. Ma sono tantissimi i progetti raccontati nella chiacchierata che ripercorre alcune delle tappe della sua vita e carriera.
Partendo dall’infanzia: “Prima dei 12 anni vivevo a Roma con la mia famiglia. Poi per diversi motivi io e mio fratello siamo stati allontanati e siamo andati a finire in una sorta di comune. Era una casa di ragazzi, quindi scritte sui muri ovunque. La cosa bella è che ho assorbito tanto da quel periodo della mia vita, ero in contatto con tantissimi giovani artisti, tantissimi ragazzi che cantavano, artisti di qualunque tipo, gente che dipingeva”.
“Devo dire - ha aggiunto - che proprio nel contesto difficile da dove provengo, l’estrema periferia romana, è palese il fatto che o cambi o finisce male. Avevo chiari gli esempi di come non sarei voluto diventare che mi hanno aiutato a diventare una persona forse migliore”.
Arrivano poi le prime collaborazioni importanti (“Marracash è stato il primo insieme a DJ Shablo, che mi convocò a Milano per propormi un contratto di management”), le contaminazioni musicali partendo dal rap (“Una mia particolarità negli anni è stata proprio cambiare in ogni album. Questo perché sento chiaramente l'esigenza di fare sempre cose diverse, sono una persona molto curiosa e che si annoia anche molto.”). La svolta (“Thoiry" è stato veramente un momento in cui ho detto “è cambiato qualcosa”) e il successo con Rolls Royce (“avevo questa canzone da tempo e ho pensato fosse una chicca, una mosca bianca, che andava tenuta per una situazione incredibile. E così l'ho portata al Festival di Sanremo. Abbiamo lavorato per otto mesi giorno e notte”). L’universo creativo al Festival di “Domenica”, la collaborazione con Gucci, le opere d’arte in Nft, il metaverso ma anche il progetto nelle scuole che partirà a breve: “Volevo fare qualcosa che fosse vicino alle persone. Legare in qualche modo l'operazione musicale a qualcosa che fosse veramente d'aiuto. L'idea è di fare un tour nelle scuole, incontrare i ragazzi e parlare proprio di orientamento, del futuro, dell'importanza di credere in quello che si fa, dell'importanza di saper sbagliare, di trovare quello che ti piace. Ognuno di noi è portato per qualcosa, è fatto per qualcosa, deve capire che cosa e perseguire quella strada”.
Durante la messa in onda dell’intervista comparirà un QR Code che permetterà, inquadrandolo con la telecamera del proprio smartphone, di accedere a una serie di contenuti speciali dedicati all'artista, disponibili sul sito skytg24.it. Tutte le interviste di “Stories” sono anche proposte tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it e sulle principali piattaforme di podcasting.