Rientro dalle vacanze con più controlli per gli automobilisti, soprattutto quelli abituati a schiacciare troppo il pedale dell’acceleratore. Dopo che la Cassazione ha messo fine alla cosiddetta guerra del Tutor, dando ragione ad Autostrade per l’Italia (Aspi), la società già in queste ore sta riaccendendo gli occhi elettronici su una parte della rete. Il Tutor è un sistema di telecamere ad alta risoluzione che rileva la velocità media di un’auto su un certo tratto di autostrada. Quando il veicolo supera i limiti previsti dal codice (normalmente 130km all’ora) le apparecchiature inviano in automatico la segnalazione alla Polizia che poi fa partire la multa. Nell’aprile del 2018, in seguito a un contenzioso giudiziario partito 13 anni fa, la Corte di appello di Roma aveva stabilito che Autostrade aveva violato un brevetto della società toscana Craft e costretto il gruppo a spengere i Tutor. Su alcune tratte l’azienda aveva però mantenuto i controlli utilizzando un altro sistema di monitoraggio. Poi invece la settimana scorsa la Cassazione ha ribaltato il giudizio e dato definitivamente ragione all’azienda che fa capo alla famiglia Benetton. Autostrade ha quindi subito avviato le procedure per riaccendere le telecamere nei punti dove erano state spente.
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