Gli studiosi confermano: «I single fanno più sesso e sono più realizzati»

Lunedì 5 Novembre 2018
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Recenti studi, realizzati anche su campioni di oltre 26 mila adulti, capovolgono la comune convinzione secondo cui le coppie sposate sarebbero più realizzate e farebbero sesso più spesso rispetto a chi è single.

«Non vi è mai stato un periodo storico migliore per essere single» sostiene Giuseppe Gambardella, ideatore di "SpeedDate", il portale che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare gente nuova e molti nuovi potenziali partner.

Le conclusioni fanno riferimento a sondaggi su campioni altamente rappresentativi. Tra questi anche il campione di 26.620 adulti preso in considerazione da una ricerca degli psicologi Jean M. Twenge, Ryne Sherman e Brooke Wells, in un lasso temporale compreso tra gli anni 1989 e 2014.

I più recenti studi sfidando anche ciò che si pensava di sapere sulla presunta minore autorealizzazione da parte di chi non è in coppia. Al contrario emerge ora che i single non solo fanno sesso più spesso ma sono anche più realizzati.

In merito allo specifico argomento dell'autostima e dell'autorealizzazione, SpeedDate.it fa riferimento alla ricerca Transitions in Romantic Relationships and Development of Self-Esteem, pubblicata a febbraio 2017, condotta in Germania dai ricercatori Eva C. Luciano e Ulrich Orth dell'Università di Berna su un campione -anche in questo caso altamente rappresentativo- di 9.069 adulti. La loro conclusione? Una relazione migliora l'autostima se -e solo se- la relazione è ben funzionante e stabile per oltre un anno.

Ed anche demograficamente i single stanno conquistando sempre più peso. Già oggi negli Stati Uniti il Census Bureau (dati aggiornati al 2017) ha riferito un numero record di adulti non sposati: oltre 110 milioni, pari ad oltre il 45% di tutti gli americani di età pari o maggiore ai 18 anni.

La stessa tendenza si ha ormai in tutto il mondo, anche in Italia, dove a vivere da soli sono circa 9 milioni di persone. «Di questi 2,6 milioni hanno tra 15 e 45 anni, 2,2 milioni hanno tra 45 e 64 anni e 4,2 milioni sono persone di età pari o superiore ai 65 anni» commentano gli analisti di SpeedDate.it.

E questo non è un fenomeno solo occidentale, ma del tutto globale. Un altro studio, intitolato Global Increases in Individualism e pubblicato a luglio 2017 dai ricercatori Henri C. Santos, Michael E. W. Varnum ed Igor Grossmann dell'Università di Waterloo, ha infatti messo in evidenza -prendendo in esame un periodo compreso tra gli anni 1960 e 2011- che l'individualismo è cresciuto in modo significativo nell'83% dei Paesi.
Ultimo aggiornamento: 14:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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