A Corte europea per il mancato rispetto degli accordi sul clima
Strasburgo, 28 set. (askanews) - Gli accusatori sono 6 giovani portoghesi, gli accusati 32 stati. È cominciata davanti alla Corte europea dei diritti umani a Strasburgo la maxi-causa intentata per "l'inazione" sul clima.
Tra i Paesi sotto accusa ci sono anche l'Italia e la Russia, con quest'ultima che non si è presentata in aula per l'udienza.
Questo procedimento è storico perchè si tratta del primo caso sul clima a essere depositato presso la Corte europea dei diritti umani. Innanzitutto la corte deve verificare l'ammissibilità del ricorso, e in caso favorevole ci vorrà almeno un anno per arrivare a sentenza.
"A causa del caldo estremo, sono limitato nel modo in cui mi alleno e quanto posso stare fuori. Sono costretto a rimanere in casa, faccio fatica a dormire per il caldo a causa delle deboli politiche climatiche che i paesi stanno prendendo. Ma resto fiducioso che la corte capirà l'urgenza di questa situazione e deciderà a favore del nostro caso" ha spiegato in conferenza stampa Andre Oliveira.
La nuova sfida lanciata dai giovani per il clima è aperta.
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