Netflix presenta, alla Festa del Cinema di Roma, Strappare lungo i bordi, la serie italiana di animazione scritta e diretta da Zerocalcare, il celebre fumettista italiano Michele Rech.
La sua è una visione della periferia romana che non oscilla fra i due estremi (quello della famiglia idilliaca e quello della borgata criminale) ma che si tinge di grigi e traspone, il più verosimilmente possibile, la realtà: «La periferia all'interno delle mie storie è super importante perché è il posto dove sono cresciuto, e mi sono sempre sentito a disagio della rappresentazione piatta di quel contesto. Nel senso che da una parte c'era o il mito del buon Selvaggio, dove sono tutti buoni e si vogliono tutti bene, o perché non sono ancora stati corrotti dal capitalismo, e dall’altro invece viene rappresentata con il degrado assoluto, dove a dodici anni hai già un ferro in mano. Questo non corrisponde alla realtà, perché spesso nella stessa famiglia hai quello che spinge da quando ha dodici anni e uno scienziato, o un astrofisico. Bisogna sempre contestualizzare le cose». Racconta sé stesso ma non riesce a aprirsi del tutto: «Disegno la mia vita ma ho dei paletti anche io, delle cose che voglio proteggere della mia vita personale, specie quelle che riguardano la sfera più intima». Strappare Lungo i Bordi arriva su Netflix dal 17 novembre. (Servizio a cura di Eva Carducci)