Galleria Borghese, oro, alabastro e lapislazzuli: ecco i capolavori dipinti su pietre

Lunedì 24 Ottobre 2022
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Servizio di Laura Larcan - Video Francesco Toiati

L’ardesia nera lucida e specchiante che accoglie la Resurrezione di Lazzaro, l’agata che diventa supporto per l’Annunciazione, l’oro su lavagna per esaltare la Giuditta in preghiera in una scena notturna, e ancora il porfido rosso che nobilita il ritratto di Cosimo I de' Medici, i lapislazzuli come speciale tavolozza per la Santa Caterina d’Alessandria.

Niente tele, niente tavole, solo pietre dure e preziosissime che hanno il potere di eternare l’opera d’arte contro il tempo.

Una scoperta del Cinquecento che passa per l’estro e l’intuizione di Sebastiano del Piombo, maestro del primo Cinquecento, esaltato dallo stesso Giorgio Vadsri nella sua biografia. Lo racconta la bella mostra alla Galleria BorgheseMeraviglie senza tempo la pittura su pietra a Roma tra Cinquecento e Seicento", curata da Francesca Cappelletti e Patrizia cavazzini. Tra il Salone d’ingresso e la pinacoteca al primo piano sfilano, dal 25 ottobre al 29 gennaio, oltre 60 opere uniche e rare, che testimoniano il virtuosismo pittorico di grandi artisti.

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