Sigaretta elettronica usa e getta, è boom. Lo pneumologo: «I sali di nicotina provocano 4 volte più dipendenza»

Venerdì 4 Novembre 2022 di Valentina Panetta
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«La sigaretta elettronica usa e getta emette meno sostanze cancerogene rispetto a quella tradizionale, ma contiene sali di nicotina, in grado di dare 4 volte più dipendenza». Il professore Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia e direttore del Centro antifumo dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano spiega così il boom di nuovi dispositivi pod mod tra gli adolescenti. 

Sigarette elettroniche, centinaia di gusti e facile reperibilità

Dal gusto kiwi fino a quello cola: la vasta gamma di aromi a disposizione e la facile reperibilità in tabaccheria, rendono le sigarette elettroniche usa e getta una facile tentazione per gli svapatori, troppo spesso non consapevoli di quali siano i loro componenti.

Parliamo di un segmento che, secondo i dati del Ministero della Salute, corrisponde al 2,7% della popolazione italiana.

 

A questi si aggiunge un'ampia fetta di neo-fumatori, per lo più giovani, che proprio attraverso la sigaretta elettronica entra nel meccanismo della dipendenza. «Gli adolescenti - mette in guardia Boffi - non hanno percezione della pericolosità dei potenziali danni infiammatori, cardiovascolari e forse cancerogeni di questi dispositivi».

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Senza dimenticare il potenziale impatto ecologico di un prodotto usa e getta dal ciclo di vita breve: «Queste nuove sigarette elettroniche si avvicinano sempre più alle sigarette tradizionali sia nella capacità di generare dipendenza sia nella capacità inquinante», conclude il vicepresidente della Società Italiana di Tabbacologia.

Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 16:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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