Il jihadista marocchino arrestato dalla polizia in provincia di Salerno «era colpito da mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità marocchine in quanto ritenuto affiliato all'Isis. Sia la Spagna che la Francia l'avevano segnalato in regime Schengen come soggetto pericoloso». Lo sottolinea Antonio Bocelli, primo dirigente della polizia di Stato della Digos di Napoli, a proposito della cattura del combattente marocchino ricercato a livello internazionale. «D'altro canto bisogna considerare che lo stesso in un primo momento aveva aderito alla formazione al-Nusra affiliata ad al-Qaeda e successivamente era passato ad aderire al sedìcente Stato Islamico», spiega Bocelli.
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