Aumenta la tensione a Gaza, dove nella notte sono proseguiti i bombardamenti israeliani e i razzi in risposta lanciati verso Israele.
Attacco Israele nella Striscia di Gaza, ucciso leader della Jihad
La centrale elettrica di Gaza ha cessato le attività. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Maan, secondo cui la causa immediata è la mancanza di diesel. Ieri il ministro israeliano della difesa Benny Gantz aveva autorizzato l'ingresso a Gaza di sei camion di combustibile. Ma mentre si accingevano a passare per il valico di Kerem Shalom - che da quattro giorni era chiuso e che sarebbe stato aperto solo per loro - l'aviazione è passata all'azione uccidendo a Gaza City un capo militare della Jihad islamica. Il valico è stato subito chiuso e a quanto pare i camion sono rimasti sul versante israeliano.
Il momento del raid aereo israeliano contro un palazzo a Gaza
Rischio escalation
Non si parla di «calma o mediazione» per il momento e la situazione «va verso un'escalation». Lo hanno detto dalla Jihad Islamica, secondo quanto riporta al-Jazeera che rilancia notizie dei media palestinesi, mentre proseguono gli attacchi aerei israeliani contro la Jihad Islamica nella Striscia di Gaza e i lanci di razzi dall'enclave palestinese in direzione di Israele.
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Lega araba chiede l'intervento Onu
La Lega Araba ha condannato gli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza nell'ambito dell'operazione «Sorgere dell'Alba» contro la Jihad islamica, che hanno già causato undici morti e più di 80 feriti nell'enclave palestinese. «Chiediamo alla comunità internazionale, in particolare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e alle organizzazioni per i diritti umani, di adottare misure immediate ed efficaci per fermare questa aggressione», si legge in una dichiarazione del Parlamento arabo, braccio legislativo della Lega, citata da Al Arabiya. La Lega Araba chiede inoltre «un sistema di protezione internazionale per il popolo palestinese attraverso l'attuazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite», si legge nella dichiarazione. Il Parlamento arabo ritiene Israele «pienamente responsabile» di questa aggressione e chiede che «ne risponda davanti ai competenti organi di giustizia internazionale». Per la Lega Araba, l'operazione lanciata ieri da Israele è una «flagrante sfida al diritto internazionale e una violazione della Carta delle Nazioni Unite, così come delle convenzioni, dei trattati e dei principi internazionali, nonché una violazione di tutte le risoluzioni di legittimità internazionale e dei principi dei diritti umani».