Indignazione in Australia per l'arresto di una donna incinta che aveva promosso su Facebook una protesta anti-lockdown. Zoe-Lee Buhler, 28 anni, è stata fermata da due agenti nella sua casa nello stato australiano di Victoria. Il video dell'arresto la mostra ancora in pigiama e in lacrime mentre gli agenti la ammanettano davanti al marito e ai figli. «Non pensavo di fare nulla di sbagliato», ha detto agli agenti a proposito del post in cui sosteneva la manifestazione offrendosi di cancellarlo. Il premier Daniel Andrews, che da luglio ha reimposto il lockdown in Victoria per arginare la seconda ondata di coronavirus, ha difeso l'operato dei poliziotti. Ma il filmato dell'arresto, postato in diretta e visualizzato oltre 2 milioni di volte su Facebook, ha suscitato le critiche di attivisti ed esponenti dell'opposizione. «Arrestare le persone in maniera preventiva per aver organizzato proteste pacifiche o per aver postato sui social è qualcosa che accade sotto regimi autoritari e non dovrebbe accadere in una democrazia come l'Australia », ha detto Elaine Pearson di Human Rights Watch. (Twitter @RitaPanahi)
Ultimo aggiornamento: 15:18
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