Superbonus, Costantini (Cna): «Contro frodi intensificare controlli e certificare a monte i crediti»

Martedì 15 Febbraio 2022
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Il blocco della cessione dei crediti per i bonus dell'edilizia avrà un impatto molto pesante sull'intera filiera.

Le imprese del settore costruzioni stimano una caduta del fatturato che sfiora il 40% per l'anno in corso, i serramenti prevedono una contrazione del 32,4% mentre le imprese di impiantistica del 30%. È un quadro a tinte fosche quello che emerge dall'indagine promossa dalla Cna attraverso circa 2mila imprese che rappresentano un campione significativo della filiera delle costruzioni che conta oltre 500mila imprese e quasi 1,5 milioni di addetti. L'effetto volano del Superbonus 110% e degli altri incentivi minori è stata la possibilità dello sconto in fattura e successiva cessione del credito a terzi. Il sostanziale blocco della cessione dei crediti rende di fatto impraticabile lo sconto in fattura per il 42,5% del campione. Il 18% indica che applicherà lo sconto in fattura nei limiti della propria capienza fiscale. Il presidente della CNA, Dario Costantini, ha osservato che «occorre intervenire con urgenza per non fermare la riqualificazione del patrimonio immobiliare in linea con gli obiettivi di transizione energetica concordati con la Commissione UE e spegnere il motore della filiera delle costruzioni. Le imprese sane non temono criteri più rigidi per le asseverazioni. La cessione dei crediti d'imposta è un meccanismo di grande utilità e per assicurare che i crediti immessi sul mercato siano veri devono essere certificati a monte dall'Agenzia delle Entrate. È necessario intensificare i controlli. Strumenti come i bollini invece sono inefficaci». Cna Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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