Il medico non darà mai la morte, né abbandonerà il paziente a se stesso, e assicurerà le cure palliative per contenere il dolore. E' questa la posizione dei camici bianchi emersa a Parma a un convegno su suicidio assistito ed eutanasia. A renderla nota, Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici. "Il medico - ha aggiunto - ha per missione quella di combattere le malattie, tutelare la vita e alleviare le sofferenze. Quello del suicidio assistito è quindi un processo estraneo a questo impegno. Secondo i medici una legge dello Stato dovrà trovare una terza persona per raccogliere la volontà suicidaria
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