Con il notista politico del Messaggero Mario Ajello l'analisi del discorso di Giuseppe Conte per la fiducia a Montecitorio. "La citazione di Giuseppe Saragat sulla democrazione che deve essere umana o non è; la matrice liberale che fu di Einaudi, uomo dalle parole nette e chiare; anche l'occhio strizzato verso una sinistra italiana che nasce proprio nei giorni della Costituente grazie ad un comunista come Togliatti e poi il riferimento più forte, quello di Aldo Moro. Conte come Moro protagonista di un compromesso storico che consente la partenza di un governo rosso-giallo, grazie ad un approccio da progressista cristiano che era quello che consentà, fatalmente, a Moro di mettere insieme la Dc e il Pci di Berlinguer".
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