TREVISO «Io, vittima dei vandali», prima gli spari contro la vetrina della macelleria e poi i teppisti che cercano di spaccare le telecamere di videosorveglianza. Maria Karouach, originaria del Marocco, ma nata e cresciuta in Italia, ha solo 20 anni e col papà  ha aperto da poco “Planet fruit” in via Marconi a San Zenone. Di giorno lavora e la sera, per 4 giorni alla settimana, frequenta la scuola serale a Montebelluna. Per quel negozio la giovane ha investito 70 mila euro. E già prima del giorno dell’apertura, è stata presa di mira: ”Ci siamo trovati con due colpi di pistola, tipo una scacciacani contro la vetrina”. Di notte da un’auto in corsa sparati 2 proiettili. Due fori, nel bel mezzo del vetro, come ad indicare una sorta di avvertimento. Il fatto risale agli inizi di settembre, poco prima dell’apertura ufficiale della macelleria. Non riesce a nascondere la preoccupazione la giovane studentessa che ha preferito frequentare un liceo serale per poter dare una mano alla sua numerosa famiglia. “” Dopo il periodo di alternanza scuola-lavoro “”, racconta Maria, “” ho capito che volevo fare qualcosa per me, per mamma e papà e per i miei 6 fratelli “”. Così con l’aiuto dei genitori si è rimboccata le maniche. Purtroppo però quel negozio probabilmente potrebbe essere scomodo per qualcuno che nuovamente l’ha preso di mira e nella notte tra sabato e domenica i vandali hanno cercato di spaccare, utilizzando un bastone, le telecamere di videosorveglianza che si trovano sulla parte laterale del negozio di via Marconi. “” Non riusciamo a capire che motivo abbiano per accanirsi contro di noi “”,si sfoga la ventenne, “” prima i proiettili ora cercano di farci fuori le telecamere di videosorveglianza: ho paura, ho paura che qualcuno possa entrare in negozio e farmi del male o farlo alla mia famiglia “”. Al fianco di Maria c’è sempre il papà che ha rinunciato al suo lavoro per darle una mano e per proteggerla. Con loro in negozio però c’è il via vai, oltre dei clienti, anche di alcuni residenti del posto.