PORDENONE - Grave carenza di personale, turni di lavoro stressanti, ferie negate e stipendi che sfiorano i 1200 euro al mese. I motivi dei forti malumori restano sempre gli stessi, da anni, ma ormai la pazienza degli autisti di Atap ha raggiunto il limite, al punto da indire oggi pomeriggio, venerdì 2 dicembre, una manifestazione in segno di protesta sotto la loggia del municipio di Pordenone. La scelta del luogo non è casuale, perché il Comune è socio di maggioranza della società che gestisce il trasporto pubblico locale. «Coniugare vita privata e lavorativa è impensabile quando i turni da 10-12 ore sono all’ordine del giorno. Trasportiamo persone, non merci. Ma questo non l’hanno ancora capito» sono le parole di Giuseppe Cadamuro, ex dipendente che per Atap ha lavorato 30 anni. A mandare in tilt l’intero sistema è soprattutto il problema del sottorganico, che impone ai lavoratori ritmi massacranti. Al punto che in molti hanno dato le dimissioni. Una situazione, quindi, in bilico e che oggi ha visto una cinquantina di lavoratori sul piede di guerra.
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