ORGE IN CANONICA - La conferenza stampa del vescovo di Padova e la sua decisione sulla sorte del parroco a luci rosse

Giovedì 2 Febbraio 2017
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PADOVA - Una telefonata il 28 gennaio scorso, alle 19.30: Papa Bergoglio ha chiamato il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, e lo ha esortato ad essere forte in questo momento così difficile. A cosa si riferisse Bergoglio è chiaro: lo scandalo delle orge in canonica che ha travolto la Curia, la vicenda di don Andrea Contin, il giro di amanti, la montagna di video, quella doppia vita fatta di "scampagnate", vacanze di lusso, false identità e donne al fianco. E il vescovo ha meditato, ha deciso di essere forte e fermo: a partire da oggi don Andrea Contin è sospeso dal ministero del sacerdozio in attesa che presenti le proprie dimissioni (sospensione a divinis). Allontanato dalla chiesa perché ritenuto non idoneo al ruolo di prete. Nonostante questa scelta, il vescovo ha garantito a Contin «vicinanza» ma, come rappresentante della Chiesa ha puntualizzato: «Anche se non ci fossero rilevanze penali, canonicamente siamo in dovere di prendere provvedimenti disciplinari». Diversa la valutazione per don Roberto Cavazzana, per il quale la Curia non ha ancora deciso nulla ma che considera comunque parzialmente coinvolto. E gli altri sacerdoti che avrebbero partecipato ai "festini" di don Contin? Al vescovo non risultano esserci altri prelati coinvolti nella vicenda. (video PhotoJournalist)
Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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