VENEZIA - «Bruxelles sta dimostrando quello che avevamo fatto con il Mose, che è l'ultima inchiesta che ho coordinato. Le intercettazioni devono essere solo uno strumento per la ricerca della prova e non la prova in sé». Lo ha detto stamane a Venezia il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Come avvenuto quella volta, - ha aggiunto il Guardasigilli - grazie alle intercettazioni e ai pedinamenti si è trovata la prova del reato che, fermo restando la presunzione di innocenza, è stata la somma di danaro in possesso di questi signori».
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