L'avvistamento della femmina di lupo sugli Euganei

Mercoledì 3 Febbraio 2021
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PADOVA - Il posizionamento strategico di fototrappole ha permesso ai carabinieri Forestali della Stazione di Montegrotto Terme, in coordinamento con il personale tecnico del Parco regionale dei Colli Euganei, di documentare nell’area sud del Parco la presenza di un esemplare femmina di lupo. «Era dall’episodio di predazione ai danni di un cagnolino nel comune di Baone a fine novembre che la notizia era attesa, quasi aleggiava tra gli addetti ai lavori» scrivono Regione Veneto e Parco dei Colli euganei.

L’intenso monitoraggio mediante fototrappole in tutta l’area ha consentito, tra l’ultima settimana di dicembre e la prima decade di gennaio, di riprendere a più riprese l’esemplare. «Inoltre, grazie ad ulteriore materiale video raccolto da alcuni appassionati ricercatori faunisti che già avevano foto trappole attive nell’area, materiale messo a disposizione delle autorità, la presenza dell’esemplare, una femmina, nell’area del parco sembra risalire già all’inizio ottobre. Le attività di monitoraggio comunque proseguono, da un lato per la ricerca di campioni biologici da sottoporre ad analisi genetiche, grazie alle quali sarà possibile chiarire la provenienza dell’animale, dall’altro per monitorarne la permanenza nell’area». In base alle conoscenze sulla specie, il Parco assicura che si tratta di un esemplare in dispersione, che è quel particolare momento della vita dei lupi in cui i giovani lasciano per sempre il branco territoriale in cui sono nati, alla ricerca di un nuovo territorio da occupare permanentemente e in cui eventualmente formare un nuovo branco. «Gli spostamenti dei lupi in dispersione possono coprire anche migliaia di chilometri attraversando ambienti totalmente inadatti alla specie. Pertanto, sebbene i branchi più vicini siano quelli della Pedemontana veneta e delle Dolomiti conclude la Regione - non possiamo escludere che l’esemplare possa provenire da popolazioni ben più distanti, come quella appenninica o quella balcanica, e solo le analisi genetiche potranno chiarire questo punto. In un momento storico di forte espansione territoriale di tutte le popolazioni di lupo continentali – fenomeno del tutto naturale in conseguenza del progressivo abbandono delle aree montane e collinari e dell’aumento delle popolazioni di ungulati selvatici, l’abbondanza di aree boscate di rifugio e di prede selvatiche (cinghiali, caprioli, daini) rendono l’area dei Colli Euganei sicuramente attraente per questa specie, la cui presenza temporanea è stata peraltro documentata già negli anni scorsi nei vicini Colli Berici. La sua comparsa nei colli Euganei non è quindi una vera sorpresa». Si tratta comunque di una specie timorosa nei confronti dell’uomo, a carico della quale in tutta Europa non si registrano aggressioni nei confronti delle persone da 150 anni, ma è un arricchimento della biodiversità e può rappresentare un importante elemento naturale di equilibrio per tenere sotto controllo la fauna selvatica, soprattutto il cinghiale, che da tempo rappresenta un pericolo per gli automobilisti e causa di ingenti danni alle produzioni agricole.

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