Nordio a Treviso: «Organici delle Procure saranno una priorità, quella della nostra città è in grave sofferenza» - Video

Lunedì 24 Ottobre 2022
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TREVISO -  Prima uscita pubblica nella 'sua' Treviso per Carlo Nordio, il nuovo ministro della giustizia che sabato ha avuto il passaggio delle consegne dalla 'guardasigillì uscente Marta Cartabia: ha subito sottolineato - intervenendo alla presentazione del libro di Domenico Basso "Volti e Storie" (Antiga ed., 160 pag., 18 euro), insieme al sindaco di Venezia, e leader di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro - che l'efficienza e l'accelerazione dei processi sono una «priorità», occorre «colmare» subito gli organici in sofferenza, «recuperare risorse e favorire l'economia» dato che il ritardo nei processi civili «ci costa il 2% di Pil».

Parlando di 'agenda', l'ex magistrato ha detto che «le priorità sono l'efficienza della giustizia, l'accelerazione dei processi, il mantenimento e il potenziamento delle garanzie individuali». Toccando il tema del garantismo - proprio oggi che l'Unione delle camere penali ha proclamato lo stato di agitazione per protestare contro il cambiamento dei collegi nel corso dei processi -, Nordio ha fatto riferimento ai «due volti» - la certezza dell'esecuzione della pena e la presunzione di innocenza - ed «entrambi vanno coniugati», ma «in questo momento, è prioritario il recupero di risorse per la giustizia, quindi l'implementazione degli organici». «Il tribunale di Treviso e la Procura - ha fatto presente il ministro - sono in primissima linea perchè sono in grandissima sofferenza, hanno un organico inferiore alla bisogna e, soprattutto, nemmeno riempito perché carente di un terzo». «Come questa Procura ce ne sono tante altre - ha aggiunto - quindi il primo obiettivo per quanto io possa intervenire è di rendere più efficiente la giustizia colmando gli organici e semplificando le procedure in modo anche da incentivare gli investimenti».

«Sulla separazione delle carriere, sono sempre stato favorevole - ha ricordato Nordio toccando un argomento sul quale è intervenuto tante volte nel corso degli anni - perché è consustanziale al processo accusatorio anglosassone voluto dal ministro Vassalli. Gran parte è già stato attuato dalla riforma Cartabia, di fatto le funzioni oggi sono molto separate - ha concluso - ma la separazione netta, secondo me, può essere attuata come quella del Csm solo attraverso una revisione costituzionale e questo richiede un tempo maggiore».

Ultimo aggiornamento: 21:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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