Blitz nel grattacielo "occupato" da stranieri: attività clandestine, b&b e bische. Sette espulsioni di cittadini cinesi

Venerdì 17 Dicembre 2021
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di Marina Lucchin

PADOVA - Il blitz è scattato nel primo pomeriggio: decine di poliziotti, carabinieri, finanzieri, pompieri, agenti della Locale e funzionari del servizio igiene hanno circondato la torre Belvedere e hanno iniziato a perquisire tutte le attività presenti all'interno. Il grattacielo azzurro con vista sulla Stazione, nato come palazzo di lusso e trasformatosi nel tempo in un centro di appartamenti, negozi e b&b abusivi di stranieri, specialmente cinesi, è stato controllato a fondo durante l'operazione interforze, finalizzata all'accertamento della regolarità delle attività presenti all'interno e di prevenzione generale.

In particolare l'obiettivo è quello di scoprire e chiudere le bische clandestine.

IDENTIFICATE 150 PERSONE

I controlli congiunti delle diverse Forze di polizia hanno portato all’identificazione di oltre 150 persone, di diverse nazionalità, in prevalenza cittadini cinesi, pachistani e nigeriani. Con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Veneto e dei cinofili, gli agenti in divisa hanno proceduto al controllo di numerosi appartamenti e, grazie alla presenza di personale dell’Ufficio Immigrazione, sono state disposte 7 espulsioni tutte a carico di cittadini cinesi trovati irregolari, eseguite mediante misure alternative al trattenimento nei Cpr e Ordini del questore a lasciare il territorio entro 7 giorni. Tra gli espulsi anche una donna. Gli uomini in borghese della Squadra mobile e della Digos hanno individuato in un appartamento tavoli da gioco e numerosi letti in fila posizionati in modo tale da far presumere la presenza di B&B abusivi.

Il blitz: poliziotti e carabinieri sulle scale del grattacielo

IL CONDOMINIO

Negli 84 appartamenti distribuiti lungo due scale nei 18 piani dello stabile, le presenze nettamente predominanti sono quelle dei cinesi e dei bengalesi. Resiste ancora qualche attività ai piani alti, mentre gli inquilini italiani si contano sulle dita di una mano. Nata come un'isola di lusso, ambitissima da privati e studi professionali che facevano a gara per accaparrarsi gli appartamenti dalla vista invidiabile, negli ultimi vent'anni è andata incontro a una decadenza sorta di pari passo con il dilagare dei fenomeni di spaccio e piccola criminalità in tutta l'area dello scalo ferroviario.
Per raggiungere i due ingressi (uno in piazzale Stazione, l'altro in via Tommaseo) è inevitabile attraversare una selva di spacciatori appostati sui marciapiedi a ogni ora. Una volta dentro trovare qualcuno che parli o anche solo capisca l'italiano è impresa ardua.

GLI ULTIMI BLITZ

Nel corso degli anni, si sono susseguiti controlli su controlli, in particolare per quanto riguarda la trasformazione degli appartamenti in b&b abusivi che ospitano stranieri irregolari, per lo più. Un'altra attività illecita che pare aver preso piede nel grattacielo, anch'essa gestita da orientali, è quella delle bische clandestine. Nel 2018 ne era stata scoperta una nell'appartamento di una donna dove veniva prodotta e conservata anche della droga sintetica e dove si riunivano a giocare d'azzardo decine di persone, anche alla presenza di bambini. Ma la torre è stata anche la prigione di una giovane cinese segregata e stuprata per un mese da un connazionale, nell'indifferenza di tutti gli altri ospiti dell'appartamento e sempre al Belvedere aveva casa il 45enne Fu Rong, detto Guo Zhao, irregolare, pregiudicato per rapina e già condannato per detenzione di stupefacenti, boss di una banda di picchiatori che pestavano a sangue chi si indebitava con loro perdendo al gioco.
Variegate sfaccettature del copione del degrado, in cui sembra essersi affievolito negli anni solo il mercato delle prostitute, anch'esse di solito orientali. Numerose persone sono state portate in questura per l'identificazione, messe anche a disposizione dell'Ufficio immigrazione.

Ultimo aggiornamento: 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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