La Guardia di Finanza di Padova ha controllato un bed & breakfast del centro storico del capoluogo che, pur avendo ospitato numerosi turisti e studenti, ha omesso sistematicamente la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, nascondendo al Fisco ricavi per oltre 300.000 euro.
L’operazione si è strutturata in due diversi momenti: un primo intervento, eseguito nel 2018 con polizia e vigili di Padova, ha favorito il successivo controllo fiscale per gli anni dal 2013 al 2016; una seconda attività è stata quest'anno su segnalazione del Comune per le reiterate omissioni pur le numerose presenze nella struttura.
Il primo blitz ha consentito di rilevare anche la presenza di un lavoratore “in nero” senza contratto. Oltre ad aver omesso le dichiarazioni fiscali (motivo per cui rientra nella categoria degli “evasori totali”), il B&B non aveva istituito e tenuto i registri e le scritture contabili: «Pertanto - precisa La Guardia di finanza di Padova - il volume d’affari è stato ricostruito induttivamente sulla base della media degli elementi positivi di reddito percepiti per un’evasione fiscale pari ad oltre 300.000 euro. L’Agenzia delle Entrate competente ha già provveduto all’emissione degli avvisi di accertamento relativi alle annualità prossime alla decadenza, confermando i rilievi formulati dalla Guardia di Finanza. L’impiego del lavoratore in nero è costato una maxi sanzione pari a 1.500 euro per la quale, non avendo ottemperato al pagamento in misura ridotta, il titolare del B&B è stato segnalato al locale Ispettorato del Lavoro».
Ultimo aggiornamento: 15:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’operazione si è strutturata in due diversi momenti: un primo intervento, eseguito nel 2018 con polizia e vigili di Padova, ha favorito il successivo controllo fiscale per gli anni dal 2013 al 2016; una seconda attività è stata quest'anno su segnalazione del Comune per le reiterate omissioni pur le numerose presenze nella struttura.
Il primo blitz ha consentito di rilevare anche la presenza di un lavoratore “in nero” senza contratto. Oltre ad aver omesso le dichiarazioni fiscali (motivo per cui rientra nella categoria degli “evasori totali”), il B&B non aveva istituito e tenuto i registri e le scritture contabili: «Pertanto - precisa La Guardia di finanza di Padova - il volume d’affari è stato ricostruito induttivamente sulla base della media degli elementi positivi di reddito percepiti per un’evasione fiscale pari ad oltre 300.000 euro. L’Agenzia delle Entrate competente ha già provveduto all’emissione degli avvisi di accertamento relativi alle annualità prossime alla decadenza, confermando i rilievi formulati dalla Guardia di Finanza. L’impiego del lavoratore in nero è costato una maxi sanzione pari a 1.500 euro per la quale, non avendo ottemperato al pagamento in misura ridotta, il titolare del B&B è stato segnalato al locale Ispettorato del Lavoro».