Il taglio degli occhi, l'intensità espressiva quasi ipnotica dello sguardo, la bocca d'un realismo impressionante, lo stile pittorico d'una forza realistica moderna. La moda di acconciare i capelli in un ciuffo, gli orecchini di perle. Un grado di naturalismo eccezionale per la ritrattistica di fine Cinquecento. Siamo di fronte ad una giovane bellissima donna, una cortigiana dalla vita scandalosa, forse modella prediletta di Caravaggio per la sua Madonna, Maddalena, Santa Caterina, Giuditta.
Un ritratto sconosciuto ritrovato in una collezione privata (ancora top secret) e una somiglianza impressionante con un'altra donna ritratta da Caravaggio, Fillide Melandroni, in un'opera perduta a Berlino sotto i bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sembra la trama di un romanzo ma è la vera storia del "Ritratto della ragazza col ciuffo", presentato per la prima volta a Palazzo Barberini dall'11 maggio al 30 luglio.
L'ipotesi: è un'opera di Caravaggio? Il dibattito si accende tra gli studiosi.
Eroina al nero da romanzo. I documenti la definiscono "cortigiana scandalosa". Molto aggressiva. A vent'anni nel 1600 aveva già subito sei processi. Morirà a 37 anni. Amante di Ranuccio Tomassoni, ucciso da Caravaggio. Si legherà al poeta e letterato Giulio Strozzi. E' proprio a lui che Fillide lascerà il suo ritratto caravaggesco. Che poì sarà venduto ai Giustiniani.
Servizio di Laura Larcan - Video di Francesco Toiati