Mafia, 23 arrestati: tra loro il mandante dell’omicidio Livatino e l’avvocata del boss. L’ombra di Messina Denaro

Martedì 2 Febbraio 2021
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(LaPresse) Favorivano i summit di mafia del boss Buggera con altri sei capimafia dell'Agrigentino nello studio di un professionista.

I carabinieri del Ros di Palermo, guidati dal colonnello Lucio Arcidiacono, hanno eseguito 23 decreti di fermo firmato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. I 23 fermati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso esterno di associazione mafiosa, favoreggiamento, tentata estorsione. Fra i fermati Angelo Gallea, il mandante dell'omicidio del giudice Rosario Livatino e una nota avvocatessa penalista di Agrigento, Angela Porcello, che in passato ha difeso il boss Giuseppe Falsone e altri capimafia dell'agrigentino. Secondo gli investigatori del Ros, per molti mesi ha messo a disposizione il suo studio per gli incontri fra i boss. In manette anche cancellieri, un ispettore di polizia e agenti della polizia penitenziaria che secondo il procuratore aggiunto della Dda di Palermo Paolo Guido e i sostituti Claudio Camilleri, Calogero Ferrara, Gianluca De Leo avrebbero permesso a tre boss di Agrigento, Trapani e Gela di mandarsi messaggi a distanza grazie all'assenza di controlli nelle sale colloqui delle carceri e alla complicità di alcuni agenti. Dall'indagine è emerso come i boss agrigentini avessero organizzato un canale di comunicazione con il superlatitante Matteo Messina Denaro, riconosciuto come il capo dei capi anche dalle famiglie agrigentine.

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