Il giornalista Andrea Vianello ha presentato ieri a Milano «Ogni parola che sapevo» (Mondadori), libro in cui racconta la lunga ripresa dall’ictus che lo ha colpito un anno fa e che lo aveva lasciato, letteralmente, senza parole. «È stato importante vedere tanto affetto nei miei confronti e l’amicizia è stata la mia forza, - ha raccontato Vianello. - L’ictus è un problema di cui si parla poco, ma si può andare avanti anche dopo. Spero di dare un esempio, di scrivere ancora e di mantenere lo stupore per la vita che ritrovi quando pensi di non averla più». E nei giorni in cui anche in Parlamento si discute di fat-shaming anche Vianello ricorda: « Da ragazzino ero ciccione e noi ciccioni dovevamo far ridere, poi però tornavamo a casa e restavamo da soli. Poi sono cambiato, la vita mi ha dato tante cose belle fino a quando mi è successa questa cosa che mi ha tolto la parola. Così mi sono ricordato che non bisogna avere paura né di essere di ciccioni né di parlare male».
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