di Marco Pasqua
Diminuiscono i reati commessi sul territorio: effetto della quarantena imposta per contenere il Coronavirus. Ma a fronte di questo calo, i crimini informatici rispecchiamo, invece, l'aumento del traffico sul web (che è raddoppiato). «La nostra vita, in questo periodo, si è trasferita sulla Rete, che ci sta aiutando molto: dai contatti sociali alla ricerca di informazioni agli acquisti. Ciò ha moltiplicato il perimetro di aggressione da parte di chi compie crimini informatici – spiega a IlMessaggero.it Ivano Gabrielli, direttore della terza divisione del servizio della Polizia Postale - Dalle transazioni di denaro alle comunicazioni: in questo sistema si inserisce un cuneo, che è quello del cybercrime, che ora trova un terreno piu' vasto».
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Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 11:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA Diminuiscono i reati commessi sul territorio: effetto della quarantena imposta per contenere il Coronavirus. Ma a fronte di questo calo, i crimini informatici rispecchiamo, invece, l'aumento del traffico sul web (che è raddoppiato). «La nostra vita, in questo periodo, si è trasferita sulla Rete, che ci sta aiutando molto: dai contatti sociali alla ricerca di informazioni agli acquisti. Ciò ha moltiplicato il perimetro di aggressione da parte di chi compie crimini informatici – spiega a IlMessaggero.it Ivano Gabrielli, direttore della terza divisione del servizio della Polizia Postale - Dalle transazioni di denaro alle comunicazioni: in questo sistema si inserisce un cuneo, che è quello del cybercrime, che ora trova un terreno piu' vasto».
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