VICENZA - Si chiama "Rete Teatri Vi.Vi." e rappresenta un esempio concreto di "fare squadra" nel mondo della cultura e dello spettacolo. La virtuosa partnership coinvolge i principali otto teatri del Vicentino, in rappresentanza di altrettanti comuni, a cui si aggiunge il Teatro Olimpico di Vicenza, che nella stagione 2017-2018, che è iniziata in questi giorni proporrà complessivamente oltre 100 i titoli di prosa, danza, cabaret, operetta e musical.
Lo spettatore, interlocutore privilegiato degli operatori del settore, per il teatro (prosa e danza) ha la possibilità di scegliere tra le proposte di un cartellone diffuso su tutto il territorio, che privilegia la qualità dell’offerta artistica. E così Vicenza e la sua provincia diventano un’unica grande sala che lo scorso anno ha registrato un totale di 125 mila spettatori, numero in costante aumento da anni. Tra le opzioni per gli appassionati un mini-abbonamento itinerante: con 30 euro ci si può creare un abbonamento personalizzato, composto di 3 spettacoli in teatri diversi scegliendo i titoli tra i 24 (tre per ciascun teatro della rete) messi a disposizione. Altro strumento di fidelizzazione offerto al pubblico è la Card Teatri Vi.Vi., che consente, oltre all'abbonamento in uno dei centri, un accesso scontato agli spettacoli di prosa e danza degli altri teatri.
La rete Teatri Vi.Vi., fondata nel 2012, riunisce la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e altri sette teatri dei principali centri della provincia berica: il Remondini di Bassano del Grappa, il Comunale di Lonigo, la Fondazione Teatro Civico di Schio, il Comunale di Thiene e il Mattarello di Arzignano, a cui si aggiungono gli ultimi due ingressi, quello dello storico Teatro Sant’Antonio di Montecchio Maggiore e il Teatro Modernissimo di Noventa. La rete si avvale stabilmente della partecipazione dei Circuiti Regionali Arteven, associazione per la promozione e la diffusione del teatro nelle città, e del Teatro Stabile del Veneto. La novità dell'edizione 2017-2018 è rappresentata da un ingente contributo da parte della Camera di Commercio di Vicenza, che ha stanziato complessivamente 85 mila euro.
Ultimo aggiornamento: 16:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo spettatore, interlocutore privilegiato degli operatori del settore, per il teatro (prosa e danza) ha la possibilità di scegliere tra le proposte di un cartellone diffuso su tutto il territorio, che privilegia la qualità dell’offerta artistica. E così Vicenza e la sua provincia diventano un’unica grande sala che lo scorso anno ha registrato un totale di 125 mila spettatori, numero in costante aumento da anni. Tra le opzioni per gli appassionati un mini-abbonamento itinerante: con 30 euro ci si può creare un abbonamento personalizzato, composto di 3 spettacoli in teatri diversi scegliendo i titoli tra i 24 (tre per ciascun teatro della rete) messi a disposizione. Altro strumento di fidelizzazione offerto al pubblico è la Card Teatri Vi.Vi., che consente, oltre all'abbonamento in uno dei centri, un accesso scontato agli spettacoli di prosa e danza degli altri teatri.
La rete Teatri Vi.Vi., fondata nel 2012, riunisce la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e altri sette teatri dei principali centri della provincia berica: il Remondini di Bassano del Grappa, il Comunale di Lonigo, la Fondazione Teatro Civico di Schio, il Comunale di Thiene e il Mattarello di Arzignano, a cui si aggiungono gli ultimi due ingressi, quello dello storico Teatro Sant’Antonio di Montecchio Maggiore e il Teatro Modernissimo di Noventa. La rete si avvale stabilmente della partecipazione dei Circuiti Regionali Arteven, associazione per la promozione e la diffusione del teatro nelle città, e del Teatro Stabile del Veneto. La novità dell'edizione 2017-2018 è rappresentata da un ingente contributo da parte della Camera di Commercio di Vicenza, che ha stanziato complessivamente 85 mila euro.
