VICENZA - Si è conclusa solo in serata l'opera di spegnimento che ha creato momenti di apprensione nel centro cittadino di Vicenza, dove un vasto incendio ha divorato la parte alta di una villa in corso Padova, al civico 79, di proprietà di una famiglia con tre bambini piccoli: tutti gli occupanti sono stati evacuati e allontanati dal luogo dell'incendio. Il complesso, su tre livelli, ospita anche alcuni studi professionali, tra cui quello di un avvocato e di un medico. Alle 20, quando l'intervento si è concluso, l'edificio è stato dichiarato inagibile.
L'allarme è scattato attorno alle 12.15, da parte degli stessi proprietari, che hanno notato uscire dal sottotetto fumo, ma ben presto le fiamme si sono sviluppate anche al tetto e al piano mansardato.
Sul posto hanno lavorando per quasi 8 ore quattro squadre dei vigili del fuoco del capoluogo berico, in azione anche con l'autoscala. Attorno alle 16 è avvenuto il cambio delle squadre di soccorso, con l'arrivo sul posto di nuovi mezzi pieni d'acqua.
L'incendio ha costretto le forze dell'ordine (sul posto la polizia locale e la polizia di Stato) a chiudere un tratto di corso Padova e altre vie di accesso, tra cui via Salvi, che sono state riaperte alle auto solamente dopo le 19. Per facilitare le operazioni e salvaguardare l'incolumità dei residenti un tratto di corso Padova (da via Quadri sino a via Margherita) è stata transennata. Probabile causa del rogo il malfunzionamento di una canna fumaria, che ha provocato l'incendio nel sottotetto: le fiamme hanno poi coinvolto il tetto (per una superficie di circa 150 mq), oltre che l'attico all'ultimo piano. Ingentissimi i danni secondo un primo bilancio, nell'ordine di almeno 300-400 mila euro.
