La Vigna, con 52 mila volumi, rischia
di chiudere: appello ai privati
Giù gli interessi del fondo, è crisi

Martedì 12 Gennaio 2016 di Roberto Cervellin
La Vigna ha un patrimonio di 52 mila volumi
VICENZA - Ore contate per la biblioteca la Vigna di Vicenza. Dietro l'angolo c'è il rischio di una clamorosa chiusura per motivi economici. A paventarla è il presidente Mario Bagnara che, in una lettera inviata a soci e simpatizzanti, lancia un appello affinché non venga disperso il patrimonio di 52 mila volumi dedicati all'agricoltura, al vino e alla coltivazione della vite. Un patrimonio raccolto dal suo fondatore Demetrio Zaccaria, morto nel 1993, che nel corso del tempo si è arricchito di libri, mostre, studi e convegni.

Le molteplici attività, tuttavia, non sono bastate per rilanciare l'immagine dell'istituto che, in questi giorni, ha riaperto i battenti dopo la pausa natalizia. All'orizzonte c'è una data: il 13 gennaio. Quel giorno, alle 20.30, in sede è in programma un incontro con amministratori e consiglieri scientifici in cui si parlerà del futuro della Vigna. Bagnara è chiaro: "Ci sono difficoltà finanziarie che rischiano di soffocare la vita culturale della biblioteca".

Insomma, la sopravvivenza dell'ente di contra' Porta Santa Croce è appesa a un filo. "A impedire la predisposizione di un adeguato, ma pur sempre povero, bilancio per il 2016 sono la contrazione del 50% delle quote dei soci e la preoccupante diminuzione delle rendite del fondo di dotazione di Zaccaria, investito in validi titoli a reddito fisso", osserva ancora Bagnara.

Il calo degli interessi ha dunque contribuito ad affossare la Vigna. Di qui l'Sos del presidente: "Solo i privati possono salvarla. Mi rivolgo anche agli operatori stranieri affinché condividano le progettualità culturali in grado di offrire interessanti ritorni d'immagine".
© RIPRODUZIONE RISERVATA